Home » Non chiamatela terza squadra di Milano: l’Alcione sogna in grande

Non chiamatela terza squadra di Milano: l’Alcione sogna in grande

Terza squadra di Milano a chi? L’Alcione sogna in grande: all’ombra del Duomo c’è spazio anche per un’altra storia

Ma quale terza squadra di Milano? L’Alcione, al primo storico campionato in Serie C, sogna in grande. Nel weekend in cui Inter e Milan restano a guardare per la sosta nazionali, ci pensano gli orange ad illuminare il Duomo. Una vittoria contro la Triestina per lanciarsi nel gruppo di testa, quello delle tante inseguitrici del Padova, per sognare un piazzamento playoff.

Il successo contro i veneti si inserisce nel momento magico dei lombardi. Un poker da favola per mettere le ali, dopo i trionfi contro Caldiero Terme, Novara ed Arzignano. All’inizio della stagione, Antonio Palma parlava di un obiettivo salvezza. Dopo soli 81o minuti di calcio, le prospettive potrebbero essere già cambiate radicalmente all’ombra del Duomo.

In quella città che ha visto festeggiare decine di Scudetti e svariate Champions League, c’è un’altra realtà che sta cercando di ritagliarsi spazio. Un progetto chiaro, che cerca casa per continuare la scalata ai vertici del calcio italiano dopo la promozione della scorsa stagione. Il Presidente Galeazzi, infatti, non ha mai nascosto l’obiettivo di costruire uno stadio per l’Alcione. Attualmente, i milanesi disputano le loro partite in casa a Sesto San Giovanni.

Contro l’irriconoscibile Triestina, una dimostrazione di forza degli uomini di Cusatis. Gli orange attaccano per tutta la partita, pur non concedendo svarioni difensivi e mantenendo inviolata la porta di Bacchin. Non una prima volta stagionale, anzi. Solo sei gol incassati in campionato, con il secondo clean sheet consecutivo dopo quello di Arzignano.

Inter e Milan non sono più sole

Se Milano, per la prima volta nella storia ha tre squadre tra i professionisti, il merito è di un progetto chiaro sin dal principio. Che nella sua storia ha visto anche personaggi come Ernesto Pellegrini e Carlo Tognoli, in un grande libro con tante pagine ancora da scrivere.

Il capitolo relativo alla Serie C è appena iniziato, ma si sta già facendo entusiasmante. Con 16 punti e il quarto posto dopo nove giornate, gli orange fanno sognare. Perché Milano non è una città solo per i club di Serie A. 

Alcione Milano
Alcione Milano, crediti Alcione Milano, www.lacasadic.com

Una programmazione da grande

Nonostante lo status da neopromossa, l’Alcione continua a programmare da big. In estate, un mercato da protagonisti, con rinforzi in ogni reparto. Dalla difesa, dove Stabile e Dimarco hanno puntellato la retroguardia meno battuta del Girone A dell’ultima Serie D, fino a Marconi e Palombi davanti. Passando per Bertoni e Bagatti, i lombardi non ne vogliono sapere di accontentarsi.

La serietà e la profondità della programmazione si evidenziano ulteriormente studiando il settore giovanile. L’Alcione è da anni grande serbatoio di talenti, dal quale sono sbocciati talenti come Rovella, Andrea Caracciolo ed Andrea Dossena. Fino ad ora, i risultati hanno dato ragione ai milanesi. Sotto l’ombra del Duomo c’è ancora spazio, anche per una storia diversa rispetto ai tanti trionfi di Inter e Milan.