Nonostante la delusione per non aver raggiunto la promozione in Serie B nella finale playoff contro il Palermo, il Padova riparte e lo fa scrivendo una nuova pagina di storia della società. Alessandra Bianchi infatti è la prima Presidente donna nella storia del Padova. Un nuovo inizio, per una stagione che come la scorsa dovrà essere giocata ad alti livelli. Questa volta però l’obiettivo non potrà sfuggire. “É una sensazione strana – sostiene la nuova Presidente Bianchi a Tv7 Triveneta -. Coprire questa carica ad interim mi rende orgogliosa. Sento molto la responsabilità di avere sulle spalle questa società”.
Altra stagione, nuovo capitolo. Con Daniele Boscolo Meneguolo che ha deciso di lasciare la guida al vertice del club biancorosso, la poltrona della presidenza è stata affidata ad Alessandra Bianchi, già amministratrice delegata del Padova. C’è sempre il momento per una prima volta e dopo 112 anni di storia una donna sarà alla guida della società. Orgoglio e responsabilità. La nuova Presidente è pronta a regalare un’altra stagione da protagonista alla città. “Sicuramente faremo tesoro di questi tre anni. Se siamo arrivati a questo punto è perché tutti abbiamo sbagliato qualcosa. Gli errori arbitrali o gli episodi non contano. Analizzeremo i nostri errori e ripartiremo. Sarà un approccio diverso. Punteremo a fare una squadra competitiva ma composta da giocatori giovani ed orgogliosi di indossare questa maglia. Vorremo giocarcela con tutti. Oughourlian è sempre stato presente. Si è confrontato continuamente con me e con l’ambiente durante la stagione”.
Per la nuova stagione del Padova cambia il progetto, ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso. La lotta per i piani alti sarà la motivazione principale per la squadra biancorossa. La delusione dopo la partita del Barbera è ancora presente. Tuttavia, è arrivato il momento di voltare pagina. Il 28 agosto si avvicina e il Padova non vuole farsi trovare impreparato. Ed i biancorossi dovranno farlo senza Massimo Oddo sulla panchina. “Dopo Palermo sono stati tanti i pensieri nelle menti di tutti. Il Calcio Padova è un bene di tutti. Noi portiamo avanti il progetto e ci mettiamo l’anima, la squadra di calcio della città è un bene per tutti. Oddo? – continua Bianchi – Si è messo in gioco insieme a noi in un momento molto difficile. I commenti al suo arrivo non stati positivi. Lui ha saputo farsi voler bene dimostrando il proprio valore. La soluzione migliore è stata quella di salutarci da grandi e buoni amici, prendendo due strade diverse. A Massimo devo dire solamente grazie. Aveva creato un gruppo di lavoro di alto livello.“
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