Alessandria, è retrocessione in D
Non riesce nell’impresa di evitare la retrocessione l’Alessandria che il 6 aprile, retrocede in Serie D. Decisiva la sconfitta contro il Fiorenzuola nella 35a giornata. I piemontesi, infatti, con questo risultato restano a 9 punti dalla Pro Sesto. Anche in caso di arrivo a parimerito, sarebbero i lombardi ad arrivare penultimi visto il vantaggio negli scontri diretti. Inoltre, l’Alessandria resta anche a 17 punti dalla Pergolettese quintultima. Un distacco che quindi, viste le tre giornate al termine, rimarrebbe pari o superiore agli 8 punti. Un distacco che in virtù del regolamento non farebbe disputare i playout nel caso in cui l’Alessandria arrivasse penultima.
Alessandria, quanto ha inciso il caos societario?
Se è vero che alla fine a scendere in campo sono sempre i giocatori, anche dal punto di vista societario sarebbe cosa buona e giusta ricevere “serenità”. Tutto quello che di fatto è mancato all’Alessandria, in un anno dove a farla da padrona è stata invece la parola caos. Inizia tutto nel maggio del 2023, quando la società passa nelle mani di Enea Benedetto (60%) e Alain Pedretti (40%). Sembra l’inizio di un nuovo percorso: nulla di più lontano dal vero. Le difficoltà del club per l’iscrizione al campionato e i contrasti tra i due nuovi soci, portano a un fuggi fuggi generale. Oltre alla cessioni dei giocatori migliori, dicono addio al club il dg Zerbo (reintegrato come direttore amministrativo poco dopo) e il direttore sportivo Umberto Quistelli. Con la squadra all’ultimo posto in classifica, Enea Benedetto e Alain Pedretti cedono tutte le quote alla società Alessandria 2023 S.r.l. guidata dall’imprenditore Andrea Molinaro. Benedetto mantiene la carica di presidente e la squadra inizia a girare, ma scelte discutibili come l’esonero di Banchini riproiettano i “grigi” nell’incertezza. Il 7 dicembre viene nominato un nuovo CdA con Benedetto che lascia definitivamente il club e con Molinaro che ne diventa presidente.
I numeri
Sono ben sei gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina dell’Alessandria. A iniziare la stagione è Fulvio Fiorin che, dalla 1^ alla 4^ giornata, colleziona un solo punto. Sostituito da Vitantonio Zaza, già allenatore della formazione Under-15, quest’ultimo resterà alla guida dei grigi per due giornate: ko contro Lumezzane e Pro Sesto. Arriva Marco Banchini che eredita una squadra che dopo le prime sei giornate di campionato ha raccolto appena un punto. Dopo la sconfitta al debutto sul campo della capolista Mantova arrivano 4 risultati utili di fila. Il ko alla 14^ contro la Giana Erminio porta la società alla decisione dell’esonero, affidando la panchina all’ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Tre sconfitte e due pareggi è il suo bottino: nuovo cambio e ritorno per Banchini che guiderà la squadra (tra alti e bassi) dalla 20^ alla 32^ di campionato. L’1-0 casalingo per mano del Renate porta la dirigenza all’ennesimo ribaltone con la guida tecnica che viene affidata a Jonatan Binotto: il suo esordio avviene con un 3-0 al passivo sul campo della Giana. Il peggior attacco del campionato (18 gol) e la penalizzazione parlano di appena 20 punti conquistati. Alessandria che quindi retrocede in D a tre giornate dal termine del campionato.