P come Piu, come Pro Patria e come Play-off. Il 2023 della Pro Patria, dopo un inizio al di sotto delle aspettative (un punto nelle prime tre partite del nuovo anno), è decisamente decollato. Tre vittorie consecutive, 0 gol subiti negli ultimi 180 minuti e quarto posto in classifica, a meno quattro punti dalla sorprendente capolista Pro Sesto. Leggi Pro Patria e leggi Alessandro Piu, specialmente in questo periodo. Dopo un digiuno di quasi due mesi, il classe 1996 ha messo a referto il secondo gol consecutivo con la maglia biancoblu.
La storia di Alessandro Piu comincia da Gonars, piccolo comune friulano in provincia di Udine. L’inizio nella scuola calcio del suo paese, e poi, a 13 anni, il passaggio nelle giovanili dell’Empoli. Qui un giovanissimo Alessandro si mostra facendo quello che sa fare meglio: segnare. E saranno tanti i gol nella primavera empolese, specialmente quelli nel torneo di Viareggio. Così tanti da interessare anche Juventus e Atletico Madrid. Nella stagione 2014/15 Piu continua a giocare con la primavera, ma si allena stabilmente in prima squadra. L’allenatore di quell’Empoli? Niente di meno di Maurizio Sarri. In un’intervista esclusiva alla Casa di C, Piu lo ricordava così: “Maniacale con la linea difensiva. Gli allenamenti con lui però erano divertenti. Duravano poco, massima intensità. Ricordo che in ritiro usava sempre la stessa tuta. E quante sigarette in campo…”.
L’esordio in Serie A arriva la stagione successiva. Sulla panchina della squadra toscana non c’è più Sarri (nel frattempo andato a Napoli), ma un altro maestro: si tratta di Marco Giampaolo. Due allenatori completamente diversi, ma che hanno segnato in egual modo lo sviluppo di un giovane Piu. La partita in cui l’attaccante esordisce è quella del 24 settembre 2015, in casa contro l’Atalanta. “Alla vigilia avevo capito tutto. C’ero anche io negli esercizi sulle palle inattive. Ero teso, avevo i crampi già a fine primo tempo. E oggi ci ripenso mi dico: ‘c…o, ho giocato in A“. In quell’undici titolare, insieme a lui, c’era anche Leandro Paredes, oggi campione del mondo con la sua Argentina.
Non sarà l’unica presenza in campionato per il giovane attaccante italiano. In quella stagione Piu gioca 10 partite, e si toglie anche la soddisfazione della convocazione con l’Under 21: “Che coincide con la prima anche di Donnarumma. C’erano Bernardeschi, Berardi, Romagnoli… io avevo fatto solo qualche partita in A: ‘cavolo, qui faranno tutti i fenomeni’, mi dico. Invece che accoglienza ragazzi. Da lì ho capito che per arrivare serve soprattutto la testa”. Dopo la prima stagione da professionista con la maglia dell’Empoli, Piu ha bisogno di spazio per crescere al meglio e va in prestito in Serie B, allo Spezia di Di Carlo e Okereke. É qui che arriva per Alessandro la soddisfazione del primo gol tra i professionisti. Ci mette soltanto due minuti: al 79° entra in campo prendendo il posto di Jaime Baez, e all’81° insacca il gol del 2-0 su assist di Daniele Sciaudone. Alla fine i gol in campionato saranno 3, non male per un attaccante ventenne alla prima stagione in Serie B. L’annata successiva, quella 17/18, vede Alessandro Piu ritornare all’Empoli, anche perché la squadra toscana è nel frattempo retrocessa in Serie B. Insieme a Di Lorenzo, Bennacer e Caputo, Piu contribuisce con 13 presenze e un gol a riportare subito gli azzurri in Serie A.
Dopo un’esperienza poco fortunata con il Carpi nella stagione successiva di Serie B (soltanto due presenze nella prima parte di stagione), nel mercato di gennaio Piu scende di categoria, e si accasa alla Pistoiese, nel girone A di Serie C. Per lui 14 presenze e 1 gol – segnato all’esordio contro il Gozzano – nella sua breve esperienza con la squadra toscana. Dopo la breve esperienza a Pistoia, Piu continua a giocare in Toscana con la maglia dell’Arezzo per due stagioni, segnando due gol in 40 presenze.
A giugno 2021 scade il contratto dell’attaccante italiano che, per la prima volta, si ritrova senza squadra. Poi, ad agosto, la chiamata della Pro Patria. “In estate mi sono ritrovato per la prima volta senza squadra. Sono arrivato in ritiro e i compagni erano molto più avanti di me”. Dopo una prima stagione in cui l’attaccante italiano ormai 26enne ha dimostrato il suo valore, segnando 9 gol in 30 presenze, quest’anno Piu vuole confermarsi.
E vuole confermarsi sia per sè stesso (“Sono ancora giovane. Con una stagione fatta bene può cambiare tutto”, diceva Piu ai nostri microfoni lo scorso anno), sia per la Pro Patria: la squadra di Busto Arsizio oggi ha 42 punti, solo 4 in meno della Pro Sesto prima in classifica. Dopo la salvezza tranquilla della scorsa stagione, quest’anno la squadra biancoblu è in pienissima lotta play-off: per continuare a coltivare il sogno promozione, si deve necessariamente passare anche dai piedi e dai gol di Alessandro Piu.
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