Il film della carriera di Alexis Ferrante è ripartito dal Benevento. Arrivato nel mercato estivo, l’attaccante argentino ha segnato la rete che ha regalato i primi tre punti in campionato ai giallorossi. Un gol dal sapore di rinascita per il classe ’95 che non andava a segno dal 17 dicembre 2022. Adesso si apre un nuovo capitolo, l’ennesimo del bomber nato a Buenos Aires che ha deciso di ripartire dalla squadra campana con l’obiettivo di rilanciarsi e segnare ancora.
L’anno della consacrazione di Alexis Ferrante è stato quello a Foggia. Sotto la guida di Zeman, all’epoca allenatore dei rossoneri, ha disputato la sua miglior stagione a livello realizzativo in carriera. Ferrante non dimenticherà mai quell’annata caratterizzata dal suo record personale di marcature, ben 13. In estate l’attaccante, dopo il prestito terminato con la squadra pugliese, ha fatto ritorno alla Ternana. Un ritorno però che è stato solo di passaggio, perché l’attaccante classe ’95 è stato girato in prestito al Cesena. Qui la stagione non è stata di certo entusiasmante, solo due gol in trentuno presenze, con l’ultimo che risale addirittura al 17 settembre 2022. In estate un nuovo ritorno alla Ternana la quale lo ha girato in prestito ancora una volta, questa volta la destinazione è il Benevento.
La carriera di Alexis Ferrante in Italia parte da Piacenza. Qui gioca nelle giovanili del club emiliano che poi lo lancia tra i grandi a solo 16 anni. Giovanissimo colleziona già 21 presenze in prima squadra in Serie C. Va sottolineato come per l’attaccante 1995 ci sia stato un dirigente molto importante che avuto sempre un occhio di riguardo nei suoi confronti. Questo direttore è Walter Sabatini, che, ai tempi della Roma, decise di portarlo nel settore giovanile giallorosso. In un’intervista rilasciata ai microfoni de LaCasaDiC.com Ferrante dichiarò: “Quando arrivai, Sabatini mi disse che avevano preferito me a Belotti. Anche perché ero più giovane. Una bella emozione“.
Alexis Ferrante ai tempi della Roma strappò anche una convocazione in prima squadra allenata da Zeman (poi ritrovato a Foggia) dove c’erano i vari Totti, De Rossi e Pjanic. Ma non è tutto. Si, perchè il classe ’95 argentino ha giocato con l‘Under 17 e 18 della Nazionale al fianco di Romagnoli, Petagna e Cristante. Esperienze importanti, per un attaccante che ha come idolo un certo Batistuta. Da argentino ad argentino. È da qui che nasce la sua esultanza: “la mitraglietta“. Esultanza che era appunto dell’ex Roma e che i suoi nuovi tifosi sperano possano vedere tante volte in questa stagione.
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