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Chi è Aljosa Vasic, il talento cresciuto a Padova e nuovo acquisto del Palermo

Vasic Padova

Credit Martina Cutrona

E’ ormai in chiusura la trattativa tra il Palermo e Vasic. Il classe 2002 è pronto a salutare il Padova dopo 3 anni di professionismo e ad approdare in Serie B alla corte del club rosanero. Alla squadra veneta andranno 2 milioni di base fissa più 1 di bonus legati alle prestazioni di squadra e alle presenze del giocatore. Il giocatore, con passaporto bosniaco, italiano e serbo e che sogna di giocare con la nazionale della Serbia, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile dei veneti, dove vi era arrivato a soli 9 anni, ed è prossimo alla sua prima esperienza in cadetteria.

Vasic, gli inizi nel settore giovanile del Padova e l’esordio nella Beretti

Aljosa Vasic è nato in provincia di Padova a Camposampiero nel 2002 da genitori bosniaci e ha iniziato a tirare i primi calci al pallone proprio nel settore giovanile biancoscudato. Vi entrò all’età di 9 anni, giocando prevalentemente come seconda punta o attaccante centrale. Ad eccezione di una piccola parentesi vissuta nel vivaio del Cittadella in prestito, è a Padova che Vasic cresce calcisticamente. Con i biancorossi infatti, oltre a svolgere tutta la trafila delle giovanili, giunge nella Beretti grazie all’allenatore Grandini che crede e punta su di lui.

Vasic Padova
Credit: Martina Cutrona

Il classe 2002 qui vede però cambiare la sua posizione in campo e viene schierato da mezz’ala. Con l’Under 17 del Padova, Aljosa Vasic scende in campo 21 volte mettendo a referto 3 gol per un totale di oltre mille minuti giocati. La prima rete la trova già alla quarta giornata, nel match casalingo contro il Cagliari dove però arrivò una sconfitta per 3-1.

Vasic e il salto tra i professionisti: dall’esordio con Mandorlini in Coppa al prestito a Lecco

A suon di ottime prestazioni e rendimenti, Vasic approda tra i professionisti. Il gran salto avviene nel 2020, ad appena 18 anni col Padova di Mandorlini. L’ex allenatore del Verona lo fa debuttare da titolare in occasione del secondo turno di Coppa Italia contro il Frosinone di Nesta. Il giocatore agisce da mezz’ala o da esterno al fianco di capitan Rolando, nel 4-2-3-1 con Soleri unica punta. Un debutto vincente, visto il successo per 3-1 in rimonta allo Stirpe. Da lì a poco trova sempre però la panchina nelle prime 7 giornate di campionato, fino ad esordire nel match esterno contro il Cesena. La prima annata tra i grandi per Aljosa Vasic termina con la finale playoff persa ai calci di rigore contro l’Alessandria.

Vasic Padova
Credit Foto: Martina Cutrona

10 presenze totali nella stagione 2020/21, ma un potenziale importante e che non passa affatto inosservato. L’anno seguente viene confermato in prima squadra, dove trova Pavanel in panchina. Anche in tal caso scende in campo in 10 occasioni, ma solamente nella prima parte di campionato, perchè su di lui piomba il Lecco che lo acquista in prestito nel mercato di gennaio. Con la maglia bluceleste trova molto più minutaggio e, in 16 match scende sempre in campo ad eccezione solamente di due volte dove resta in panchina.

Vasic, la stagione della consacrazione a Padova e l’elogio di Torrente: “E’ il mio Tardelli”

“Lui è il mio Tardelli”. Una frase forte, ma che sta a significare tanto nel percorso e nelle qualità di Aljosa Vasic. Parole importanti, che hanno un peso specifico e pronunciate da Vincenzo Torrente nel post gara contro il Novara. Il gioiellino classe 2002 aveva segnato il suo sesto gol stagionale e l’elogio dell’allenatore resterà sicuramente indimenticabile. La stagione 2022/23 la si può definire come quella della consacrazione per Vasic, che al suo terzo anno tra i pro trova più continuità (37 presenze tra campionato e playoff) e soprattutto la via della rete. Ben 8 gol e 4 assist, con il primo sigillo arrivato all’Euganeo contro la Pro Patria superata per 3-0. Fino a dicembre c’è Caneo sulla panchina del Padova, che gli affida le chiavi della trequarti e lo schiera sempre ad eccezione del match col Renate. 2 i gol con l’ex Turris in panchina, 6 invece con Torrente che subentra dalla 19^ giornata.

Vasic Padova

Il neo allenatore veneto non ne fa mai a meno e lo schiera sempre dal 1′. Aljosa Vasic non tradisce le aspettative e ripaga la fiducia a suon di gol e ottimi rendimenti. Vasic, nella stagione appena terminata, è stato sicuramente l’uomo in più di questo Padova, che tanto ha puntato e creduto in lui. Inserimenti, gamba, gioco aereo e fisicità. Queste solo alcune della caratteristiche del classe 2002, nato calcisticamente a Padova e sbocciato definitivamente in biancorosso a soli 21 anni. La Serie B la sfiorò nel 2021 arrivando in finale playoff, ora, è ormai realtà. Il Palermo e il Barbera sono pronti ad accogliere Aljosa Vasic.