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Allegri sui giovani: “Non deve passare il messaggio che devono giocare per forza”

Juventus Allegri

Nella conferenza stampa della vigilia del match di Serie A contro lo Spezia (in programma allo Stadium mercoledì alle 20:45), Massimiliano Allegri è tornato ad affrontare il tema ‘giovani‘ (CLICCA QUI per leggere tutte le altre dichiarazioni). Quello dei talenti è un discorso che torna quotidianamente nei discorsi di tutti gli appassionati di calcio e degli addetti ai lavori, specie in un periodo difficile come questo, da un punto di vista sportivo (vedi le delusioni della Nazionale).

Le parole di Allegri: “Non chiamiamoli ‘Giovani’, chiamiamoli ‘calciatori'”

Questo il fulcro del discorso di Allegri sul tema ‘giovani’: “Non chiamiamoli giovani, chiamiamoli calciatori. Se no sembra che li voglia sminuire. Miretti ha fatto una buona partita, poi capiterà che avrà bisogno di recuperare. E’ giovane, c’è anche una componente emotiva. Se sono bravi li faccio giocare. Da quando ho iniziato a fare questo mestiere ho lanciato diversi ragazzi. Ma non deve passare il messaggio che i giovani devono giocare. Se sono bravi, giocano. Altrimenti no. Ma la cosa che conta è vincere le partite. Nel calcio si può ragionare di tante cose, ma non sulla vittoria delle partite”.

Miretti Juventus
Credit Martina Cutrona

Su Soulè: “Sta facendo bene, ma io sto facendo altre scelte”

Queste, invece, sono state le parole di Allegri usate per parlare di Matias Soulè, uno dei giovani che dalla Juve U23 (oggi ‘Juve Next Gen’) è passato alla prima squadra: “”Sta facendo bene ma in questo momento sto facendo altre scelte. La Juventus deve puntare a vincere, io faccio delle scelte in base alla partita, senza guardare se uno ha 18 anni o 35. La dimostrazione è Miretti, è più semplice di quello che sembra”.