Romano Amadei, storia e presente del presidente onorario della Reggiana promossa

Immaginate di avere 83 anni e di vivere il calcio con la stessa passione di quando eravate bambini. Non è facile. Romano Amadei, presidente onorario della Reggiana, ha contribuito al passaggio di quote (il 30%) finite nelle mani di Carmelo Salerno (leggi qui la su storia). Passione viscerale, uomo d’altri tempi. Di un calcio che forse non esiste più. Sulla promozione in Serie B dei granata c’è anche il suo tocco. La sua presenza, la sua vicinanza. La sua esperienza e capacità di trasmettere valori. Fattori non banali, che hanno fatto il loro corso in una stagione chiusa nel migliore dei modi.

Chi è Romano Amedei

83 anni a luglio, ma nessuna voglia di dire basta. Un malore lo aveva colto nel novembre 2022, ma si è rialzato. Il vero dramma? Non aver potuto assistere a Reggiana-Rimini, che si giocava nel periodo di breve degenza. Il club aveva però fatto sapere però che Amadei non avrebbe fatto mancare il suo supporto anche lontano dallo stadio. Presenza nell’assenza, figura cardine di un progetto che va avanti quasi in suo onore. Ricopre la carica di presidente onorario del club dal 2019.  Negli anni ’60-’70 sono state grandi le fortune in quel di Brescello con la “Immergas“, azienda nel settore delle caldaie di cui è imprenditore. Il buio nel pieno della pandemia da Covid-19, ma lui ha sempre scelto la strada dell’ottimismo: “Torneremo a guadagnare”, disse in un’intervista a ‘Il Resto del Carlino’.

Passione, esperienza, saggezza. Il suo percorso è stato incredibile. Il suo nome indelebile nella promozione del 2020. Quella in Serie B, 21 anni dopo l’ultima volta. Al primo tentativo, dopo il fallimento del club nel 2018. In panchina c’era Massimiliano Alvini. Esperienza indimenticabile, stadi pieni di passione. Calcio vero, quello dei grandi. Durò poco, solo un anno. Annata sfortunata che si concluse con la retrocessione in Serie C. Di nuovo l’inferno della Lega Pro. Nella stagione 2021-2022 l’obiettivo è riprendersi subito la serie cadetta. Un sogno spezzato dalla FeralpiSalò, che eliminò gli emiliani ai quarti di finale dei playoff. Nemmeno quella sconfitta bruciante, scoraggò però il numero uno del club. “C’è amarezza perché io in primis pensavo che avremmo potuto passare il turno. Invece sono stati più bravi gli altri“, disse. Calma olimpica, di chi forse sapeva già che la festa era solo rimandata.

Il nuovo capitolo a 83 anni

E un anno dopo, ecco la promozione in Serie B. Che si porta dietro tanti nomi, compreso il suo. Indelebile nella storia della Reggiana. Una storia ultracentenaria, pronta a vivere un nuovo capitolo. Il suo coraggio, il suo temperamento. La sua esperienza alle spalle, il suo vissuto. Amadei è diventato, in pochi anni, simbolo della Reggiana. Gioie e dolori: una montagna russa che linfa vitale, in fondo. Il primato, lo spavento Virtus Entella, e la promozione meritata. Immaginate, di nuovo, di avere 83 anni e di essere promossi in B, per la seconda volta in 4 anni. La storia, aggiornata, di Romano Amadei.

A cura di Manuele Nasca