I tifosi si scagliano contro la società
La situazione ad Ancona, per usare un eufemismo, non è delle migliori. Tra il rischio di estromissione dalla Serie C e la conseguente contestazione dei tifosi, il fuoco nei dintorni del club è sempre più alto.
Nei prossimi giorni la Covisoc emanerà il proprio verdetto: in caso di – sempre più probabili – anomalie nella domanda di iscrizione, il club dorico dovrà ripartire dai dilettanti. Il tutto dopo aver evitato i playout in extremis nell’ultimo campionato.
Visto il rischio di esclusione, non è mancata la contestazione della Curva dell’Ancona, che si è scagliata contro la società: “Per l’ennesima volta vediamo lo spettro, se non la certezza, della non iscrizione della nostra beneamata, questa volta poi caduto come un fulmine a ciel sereno. Siamo stanchi, delusi e incazzati.” si legge nel comunicato.
Per poi continuare la protesta, mirando all’attuale dirigenza del club: “Se questa Ancona riuscirà in qualche modo ad andare avanti, non saranno accettati nessuno degli attuali indegni dirigenti, quelli del noi&voi, quelli che ci hanno colpito alle spalle come gli infami, se qualcuno pensasse di restare, sappia sin da ora che verrà duramente contestato finché non se ne andrà“.
I tifosi sono il motore di questo sport. Da loro passa tutto: le gioie, i dolori. Ma, ormai sempre più spesso, anche le contestazioni. L’Ancona è un club storico ed ambizioso e i suoi ultras non riescono a vedersi privati della possibilità di continuare con ciò che si è meritato sul campo: la Serie C.
Nel frattempo, ad alimentare il mistero sul futuro del club, c’è la posizione di Tony Tiong. L’imprenditore malese, proprietario dell’Ancona, sarebbe il principale responsabile dell’esclusione della squadra dalla Serie C, non avendo versato in tempo gli stipendi di Marzo e Aprile. Dopo essere sparito per tutto il 4 giugno, giornata di scadenza delle richieste di ammissione, ha cambiato la sua bio su Instagram, nella quale non appare più come proprietario dell’Ancona.
Di seguito il comunicato della Curva Nord: “Purtroppo per l’ennesima volta ci ritroviamo costretti a parlare di argomenti che non dovrebbero competerci, di società, di iscrizioni, di fallimenti, di penalizzazioni, di bonifici fatti o non fatti. Per l’ennesima volta vediamo lo spettro, se non la certezza, della non iscrizione della nostra beneamata, questa volta poi caduto come un fulmine a ciel sereno.
Siamo stanchi, delusi e incazzati.
Non sappiamo quale sarà il futuro della nostra Ancona ma di due cose siamo certi…la prima che non accetteremo nessun altra squadra al di fuori di questa, questo è stato l’ultimo progetto da noi avallato e se questa Ancona scomparirà per noi si chiuderà il sipario. Se questa Ancona invece riuscirà in qualche modo ad andare avanti subentrerà l’altra nostra certezza, non saranno accettati nessuno degli attuali indegni dirigenti, quelli del noi&voi, quelli che ci hanno colpito alle spalle come gli infami.
Se qualcuno pensasse di restare, sappia sin da ora che verrà duramente contestato finché non se ne andrà. Speriamo che sin dà oggi il sindaco, in veste di primo cittadino della nostra Ancona, si metta in moto per trovare una soluzione e riconosca le nostre parole.
Meritiamo rispetto…meritiamo di più.
ANCONA SIAMO NOI“.
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