Perucchini: “Ancona tradita e presa in giro, è stata una follia”
Le parole dell’ormai ex estremo difensore dell’Ancona Filippo Perucchini sull’esclusione dalla Serie C dei marchigiani
Continua a far parlare di sé il caso Ancona, esclusa dalla Serie C per il mancato pagamento di alcune mensilità. In un’intervista al Corriere Adriatico, l’ormai ex portiere biancorosso Filippo Perucchini ha rotto il silenzio dicendo la sua su quando successo dal 4 giugno, giorno in cui è nato lo spettro della mancata iscrizione, poi confermato nei giorni successivi dalla Covisoc, a oggi. Nel mezzo, il passaggio di proprietà della vecchia Us Ancona e la nascita della Ssc Ancona che ripartirà dal campionato di Serie D. Ma degli stipendi, ancora, nemmeno l’ombra.
“Mi fa ancora male parlarne, quello che è successo ad Ancona è assurdo – esordisce l’ormai ex estremo difensore biancorosso, ancora in cerca di squadra dopo lo svincolo d’ufficio da parte della Figc –. Avevo vissuto un fallimento pochi anni fa a Teramo, proprio prima di sposare il progetto dorico, ma in quel caso le difficoltà erano note da mesi. Questo, invece, è stato un fulmine a ciel sereno per tutti. Non c’erano sentori che potesse succedere una cosa simile. C’era sì qualche piccolo ritardo ma sembrava tutto normale, anche perché la settimana prima era stata regolarmente depositata la fideiussione“.
Quel 4 giugno è ancora una ferita aperta per Perucchini: “Se potessi usare una sola parola per descrivere quella giornata direi follia. E’ stata tutta una follia. I responsabili? Penso che non si saprà mai come sono andate realmente le cose, ognuno ha le proprie teorie e versioni più disparate ma credo che la verità, purtroppo, non verrà mai a galla fino in fondo.
Fa malissimo, perché è stato rovinato un qualcosa di bello, è stato buttato alle ortiche tutto. Fa male soprattutto per questa città, è l’ennesima volta che Ancona viene tradita e presa in giro. Si erano creati dei bei presupposti con la piazza: anche nell’ultima stagione, nonostante le tante difficoltà, i tifosi ci hanno sostenuto fino all’ultimo portandoci al raggiungimento della salvezza sul campo. E’ un dispiacere davvero enorme constatare che questa salvezza tanto sofferta non sia servita a nulla“.
Ancona, Perucchini: “Non siamo ancora stati pagati, siamo in difficoltà”
“Non dimentichiamoci, poi – ha continuato Perucchini –, che ora tanti di noi, soprattutto i ragazzi più giovani, sono in difficoltà. E’ vero che alcuni hanno trovato squadra, ma altri non ricevono lo stipendio da febbraio e sono ancora svincolati. Sono stati creati dei problemi importanti, chi aveva un contratto anche per gli anni successivi ora rischia di restare a piedi“.
Nonostante le tante promesse, prima di Tiong poi di Agnello, sul fatto che i tesserati sarebbero stati pagati, i giocatori biancorossi sono stati presi in giro una seconda volta dall’Us Ancona: “E’ vero, dopo la mancata iscrizione si vociferava che saremmo stati pagati e ci abbiamo quasi creduto – spiega Perucchini –. Tutto ciò, però, non è mai avvenuto. Dopo la cessione della società, nessuno ha più saputo nulla. Ora, da referente dell’Aic per la squadra, sono a contatto con l’associazione che sta lavorando per sbloccare le fideiussioni e pagarci, almeno in parte, quanto ci spetta“.
Perucchini: “Spero che questa città possa riuscire a trovare stabilità. Io in D? In questo momento sto aspettando la chiamata giusta dai professionisti”
In questa triste storia qualcosa di positivo c’è, ovvero la ripartenza del club dalla Serie D: “Nell’ultimo mese e mezzo ho visto tutto l’orgoglio dorico, vedere tutta quella gente in piazza mi ha fatto emozionare – ammette Perucchini -. Spero con tutto il cuore che Ancona possa riuscire finalmente ad avere una stabilità vera e duratura. Gadda e Guerini (saranno rispettivamente allenatore e presidente della nuova squadra, ndr)? Sono due persone che hanno fatto la storia ad Ancona e che la amano. Sono certo che loro, assieme alla nuova società, daranno il 300% per riportare il Cavaliere Armato dove merita“.
Nella testa di Perucchini, però, non c’è l’idea di scendere in Serie D con l’Ancona: “Voglio essere sincero, in questo momento sto aspettando la chiamata giusta dai professionisti. Ancona è sempre nel mio cuore, sicuramente continuerò a seguirla con attenzione e non vedo l’ora, appena avrò modo, di tornare al Del Conero per tifare Ancona insieme a voi“.