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Ancona, iscrizione effettuata ma il club è ancora a rischio: la situazione

Il presidente dell'Ancona Tony Tiong / Credit: Ancona / www.lacasadic.com

Situazione delicatissima per l’Ancona, che rischia di lasciare il professionismo: le ultime

Sono state ore frenetiche in casa Ancona: nella giornata di ieri, martedì 4 maggio, ultimo giorno per effettuare l’iscrizione al prossimo campionato, il club dorico non aveva ancora versato le mensilità di marzo e aprile ai propri tesserati. Un requisito fondamentale per superare i controlli della Covisoc, ottenere la Licenza Nazionale e dunque iscriversi.

Soltanto negli ultimissimi minuti, dopo che il presidente onorario Mauro Canil (detentore del 5% delle quote del club) e il sindaco di Ancona Daniele Silvetti si sono mossi per trovare una soluzione, gli stipendi sarebbero stati pagati. I prossimi giorni, però, saranno decisivi per capire se questi pagamenti sono andati a buon fine e, soprattutto, se sono stati eseguiti correttamente e nei tempi.

Sarà appunto la Covisoc, Commissione di Vigilanza sulle società di Calcio Professionistiche, a valutare questi aspetti e poi a emettere il suo verdetto. Lo farà entro il 10 giugno. Se la domanda di iscrizione dell’Ancona dovesse venire accolta, i biancorossi potranno festeggiare il mantenimento della categoria arrivato con un colpo di coda da vero e proprio film Thriller.

Se invece la Covisoc dovesse bocciare la domanda dei marchigiani (il tutto è stato eseguito in tempi brevissimi e dunque il rischio che ci sia qualche intoppo è molto alto), l’Ancona avrà due giorni di tempo per presentare ricorso, più precisamente entro il termine perentorio delle 19:00 del 12 giugno. In caso di mancato ricorso, o se anche dopo questi ricorsi sarà confermata l’esclusione dell’Ancona, la squadra ad approfittarne sarà il Milan, che potrà creare la sua Under 23.

Ancona, una giornata infernale: il racconto

L’Ancona calcistica ha vissuto una vera e propria giornata infernale. Il tutto è iniziato in mattinata, quando sarebbero dovuti arrivare i pagamenti degli stipendi di marzo e aprile che il proprietario Tony Tiong non ha, però, mai versato. I giocatori e la società si sono allarmati, sono arrivate anche le dimissioni del Responsabile della Comunicazione Paolo Papili che hanno confermato che la situazione non era delle migliori.

Nel pomeriggio i primi supporters sono arrivati davanti alla sede del club, dove dalle ore 17:00 era in corso un incontro tra lo staff tecnico delle squadre del settore giovanile biancorosso e l’allenatore dell’Ancona Roberto Boscaglia per programmare la prossima stagione. Una situazione surreale: da una parte, all’interno della sede, Boscaglia parlava di linee guida per il futuro, mentre all’esterno i tifosi iniziavano a protestare perché stava iniziando a crearsi lo spettro del fallimento dell’Ancona, il quarto negli ultimi 20 anni. Infine, nella serata sono arrivati sempre più anconetani che hanno atteso novità fino alla mezzanotte.

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I tifosi dell’Ancona accorsi fuori la sede del club credit: lacasadic – www.lacasadic.com

La stagione dell’Ancona: dalla salvezza all’ultima giornata alla possibile mancata iscrizione

Soltanto poco più di un mese fa l’Ancona aveva festeggiato la salvezza, arrivata all’ultima giornata al termine di una stagione in cui ci sono state molte più ombre che luci. Ora il popolo biancorosso, dopo aver evitato evitato i playout per un soffio, spera in quello che sarebbe un vero e proprio miracolo, per come si erano messe le cose: restare in Serie C ottenendo il via libera dalla Covisoc.

Saranno giorni di attesa e preoccupazione nel capoluogo marchigiano, la società e i giocatori attendono di capire quale sarà il loro futuro. Nel frattempo, il club ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa e non ha ancora emesso comunicati ufficiali. Assoluto silenzio anche da parte di Tony Tiong, che si trova a Hong Kong.