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Ancona, si lavora all’iscrizione in Serie D: spunta il primo nome per la panchina

Tifosi Ancona copertina

La protesta dei tifosi dell'Ancona / credit Severini

Dopo l’esclusione dalla Serie C, ad Ancona si sta lavorando per l’iscrizione in D: c’è già un primo nome per la panchina

Dopo l’esclusione dal prossimo campionato di Serie C, a seguito del giudizio negativo da parte della Covisoc sulla domanda di iscrizione, l’Ancona vuole ripartire dalla Serie D, sfruttando il comma 10 dell’articolo 52 delle NOIF che permette l’iscrizione in sovrannumero nel massimo campionato dilettantistico con una nuova matricola per le squadre la cui iscrizione ai campionati professionistici è stata respinta.

Servirà ovviamente una nuova proprietà e su questo fronte sta lavorando intensamente il Sindaco della città Daniele Silvetti, che non dovrebbe ricorrere al bando pubblico bensì all’assegnazione diretta del titolo sportivo biancorosso. Sono, infatti, già stati avviati i colloqui con dei gruppi disposti a investire nella nuova Ancona, alcuni provenienti da fuori regione e altri locali che supporterebbero questo progetto.

Nei prossimi giorni il Sindaco riceverà dalla FIGC l’incarico di scegliere ufficialmente la nuova società, che poi dovrà chiedere l’iscrizione in Serie D (o Eccellenza) in sovrannumero versando un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ai 300.000 euro e nel secondo non inferiore ai 100.000 euro.

Un requisito fondamentale, inoltre, è quello che la nuova società non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC. Dunque, i soci e amministratori dell’US Ancona (Tony Tiong, Mauro Canil e Roberta Nocelli, ndr) non potranno far parte di questa nuova società.

Ancona, in caso di Serie D piace Gadda per la panchina

Mentre si continua a lavorare all’insediamento di una nuova società per l’iscrizione in Serie D, si comincia a pensare a quello che sarà il futuro allenatore dell’Ancona: la prima idea sarebbe quella di affidare la panchina all’ex bandiera biancorossa Massimo Gadda, che pochi giorni fa ha lasciato ufficialmente il Ravenna dopo essere arrivato al secondo posto nella stagione regolare e aver vinto i playoff del girone D di Serie D.

Una figura come quella di Gadda, capitano della prima storica promozione in Serie A dell’Ancona (stagione 1991/92), sarebbe considerata ideale per il suo legame con la piazza e la tifoseria dorica. Lo stesso Gadda avrebbe aperto alla possibilità di allenare per la prima volta in carriera l’Ancona, dopo ben otto stagioni da calciatore a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.

L'allenatore Massimo Gadda posa con i tifosi dell'Ancona prima dell'amichevole estiva con il suo Ravenna
L’allenatore Massimo Gadda (profilo Facebook Massimo Gadda) – www.lacasadic.com

Sondato anche Boscaglia: la posizione dell’allenatore

Sarebbe stata vagliata, inoltre, anche la posizione di Roberto Boscaglia, artefice della salvezza dell’Ancona nella stagione appena conclusa. Quest’ultimo, almeno per il momento, non avrebbe però aperto alla possibilità di scendere nel dilettantismo. L’allenatore ex Palermo e Foggia, infatti, sta aspettando una chiamata dalla Serie C.

Insomma, sono giorni caldi ad Ancona (e non solo perché sta arrivando l’estate): quel che è certo è che l’amministrazione comunale sta lavorando duramente per lasciare il club in mani sicure, che possano riportare in poco tempo la squadra del capoluogo marchigiano tra i professionisti.