Non c’era momento migliore per segnare il primo gol con la maglia dell’Ancona per Davide Mondonico. La testata al 94’ vale il secondo turno dei playoff per i dorici che si salvano in extremis e ora aspettano l’avversaria.
Una partita in cui non si è cercato spettacolo ma concretezza, quella trovata da Romero a otto minuti dalla fine che aveva mandato in paradiso la Lucchese. La stessa sorte subita però a recupero inoltrato che ha fatto esplodere il Del Conero consegnando all’Ancona la possibilità di sperare ancora in una cavalcata con traguardo Serie B.
Una partita molto tattica e fisica preparata da entrambi gli allenatori per non rischiare e giocarsi tutto nel finale. Come è poi successo. Un antipasto l’aveva dato al 71’ l’Ancona quando Simonetti è andata a vicino al vantaggio con un colpo di testa slavato sulla linea e sulla ribattuta a porta semi sguarnita Moretti ha colpito la traversa dal limite dell’area piccola. Uno spavento che ha fatto rialzare il baricentro alla Lucchese che aveva provato a schiacciare l’Ancona nel primo tempo senza però portare pericoli reali alla porta di Perrucchini.
Il guizzo giusto i toscani l’avevano anche trovato con Bruzzaniti che aveva pescato la testa di Romero dimenticato dalla difesa dell’Ancona, proprio da Mondonico su tutti. Un gol che ha riacceso la contestazione biancorossa nei confronti di Donadel, dopo il dissenso già manifestato al termine dell’ultima partita di campionato a Recanati quando il tecnico aveva chiesto rispetto alla curva nonostante i quattro gol subiti. Ma come spesso accade nel calcio la memoria è a breve termine, tutto dimenticato grazie al gol di Mondonico. Il pareggio ha poi scatenato la frustrazione degli ospiti, culminata con l’espulsione di Franco il più acceso nel parapiglia finale con Simonetti.
Non un attaccante a salvare l’Ancona, né Spagnoli né Melchiorri poi hanno saputo pungere. Tutto sotto gli occhi di due bomber e tifosi speciali in tribuna che di gol se ne intendono: Salvatore Mastronunzio, miglior marcatore della storia dorica e artefice dell’ultima promozione ai playoff di Serie C nel 2008, e Massimo “Condor” Agostini, bomber della prima storica promozione in Serie A nel 92 e attaccante della stagione nella massima serie. Non sono ancora quelle emozioni che alla gente d’Ancona mancano da troppo tempo, ma la strada intrapresa è quella della speranza. Da crepacuore, come sottolinea il presidente Tony Tiong collegato da Hong Kong: “You gave me an heart attack”
A cura di Niccolò Severini
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