Per la prima volta in serie C arriva lo scontro tra Cesena ed Ancona Matelica, che nei tredici match precedenti si sono incrociate soltanto in serie B. L’attualità parla invece di un vero scontro al vertice tra seconda della classe e terza. Per l’Ancona Matelica sono 16 i punti già conquistati, 14 quelli del Cesena. Anche il dato sui precedenti vede avanti l’Ancona Matelica con cinque vittorie, contro le quattro del Cesena. Altrettanti i pareggi. E la supremazia dell’Ancona regna anche nel dato delle reti segnate nei precedenti: sono infatti ben diciannove, contro le quindici dei bianconeri. Nell’ultimo match tra le due squadre, nel lontano 2010, il Cesena è caduto in casa sotto i colpi di Miramontes e Mastronunzio. Ma quella attuale è un’altra storia.
E ci racconta di due filosofie diverse, non opposte ma quasi. A partire dall’allestimento della rosa. L’Ancona Matelica è la terza squadra più giovane della Serie C, con un’età media di 23 anni; il Cesena ha invece un’età media di 25,6 anni. Un primo dato che però rende già l’idea: la squadra di Colavitto si affida maggiormente alla freschezza dei propri giovani, mentre quella guidata da Viali può annoverare calciatori con maggiore esperienza.
Differenze sostanziali che emergono anche analizzando i dati delle ultime gare giocate, dai quali si evince una predisposizione maggiore al consolidamento del possesso palla per quel che riguarda il Cesena. Che è difatti al 10° posto nella classifica del possesso palla, con una percentuale che si attesta al 54,2%. Lontanissimo l’Ancona Matelica, con il 44,2% di possesso e 52°posto complessivo. Cosa vuol dire? Per capirlo meglio incrociamo altri dati.
I padroni di casa hanno messo a segno fino a questo momento sei reti, risultando essere il 45°attacco di tutta la serie C. Settanta i tiri verso la porta avversaria, e 4° posto nella classifica dei lanci lunghi. Difesa che è parsa fin qui, invece, impenetrabile: solo tre le reti subìte. Miscelando tutti i dati in nostro possesso, si può ritenere la squadra di Viali in grado di avere la maturità giusta (vista anche età media) per capire quando consolidare il possesso (dato comunque abbastanza alto) e quando invece attaccare la linea avversaria con lanci lunghi e gioco diretto. D’altronde, in cabina di regia, spesso comanda il piede esperto di Nicola Rigoni.
L’undici di Colavitto, invece, cerca maggiormente la porta attaccando velocemente la profondità, senza troppi fronzoli palla al piede così come ci ha raccontato anche il dato sul possesso palla e sui palloni persi (655, pochi). La freschezza atletica e la verve della sua giovane squadra li porta ad essere sempre pronti al contrattacco. Sono ben quindici le reti messe a segno fino a questo momento (dato inferiore solo a quello della corazzata Padova) con settantanove tiri effettuati. E’ però la squadra che crossa meno, anche in virtù delle caratteristiche dei singoli. Finora ha subìto sei reti, due nell’ultimo match con l’Imolese, contro una squadra che ha princìpi di gioco simili. I presupposti per assistere ad un grande match ci sono tutti.
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