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Ancona, l’ad Nocelli: “Ad Honk Kong non ho trattato la vendita del club”

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Roberta Nocelli con il presidente Tiong- crediti Ancona

L’amministratrice con un lungo intervento ha spiegato la sua situazione e quella dell’Ancona.

L’Ancona non si iscriverà al prossimo campionato di Serie C. Non sono bastati i tentativi in extremis per presentare nei tempi la domanda d’iscrizione valevole per la stagione 2024/25. Come vi abbiamo raccontato, la situazione è molto critica e la società rischia l’ennesimo fallimento in 20 anni.

Negli scorsi giorni, oltre agli ultras, è sceso in piazza anche il sindaco della città, Daniele Silvetti. Il primo cittadino si è unito all’amarezza dei tifosi e della città intera di Ancona. Silvetti ha promesso che farà il possibile affinché la società riesca a sopravvivere a questo periodo difficile, appellandosi anche agli imprenditori anconetani.

Nella lista dei presunti colpevoli per questa drammatica situazione, oltre al presidente Tiong, figura anche l’ad Nocelli. L’amministratrice delegata del club, con una nota, si è rivolta ai tifosi, spiegando le proprie ragioni. Roberta Nocelli ha voluto smentire ogni voce riguardante una sua partecipazione nel tentativo di vendita del club.

La Nocelli, nella lunga nota pubblicata, si è detta dispiaciuta per le parole dei tifosi nei suoi confronti. L’ad ha sottolineato che le sue parole non riporteranno l’Ancona in Serie C né sono scritte con l’intento di difendersi dalle accuse piovute nei suoi confronti.

Parla Roberta Nocelli: “Ho lavorato sempre per il bene della società”

Queste le parole dell’ad Nocelli: “In questi tre anni ho lavorato sempre per il bene della società e con il massimo rispetto verso ogni tifoso. Avrei dovuto dimettermi subito dopo la partita con la Lucchese. Il presidente è stato con noi solo in quella giornata per poi ripartire l’indomani. Ho concordato con lui il mio viaggio a Hong Kong. Non sono andata per trattare la vendita dell’Ancona.

Ad Hong Kong ho presentato le mie dimissioni; non ho chiesto una buonuscita. Il presidente mi ha detto di aver bisogno di me. In ordine di urgenza avremmo provveduto all’emissione della fideiussione e alle scadenze tributarie e salariali per il 4 giugno. Nelle settimane successive ho sollecitato più volte il pagamento per la fideiussione che, infatti, è stata emessa e che ho provveduto a consegnare in Lega, completando l’iscrizione al campionato.

Tifosi Ancona copertina
La protesta dei tifosi dell’Ancona / credit Severini

L’ad biancorossa: “Posso aver sbagliato ma non ho tradito nessuno”

L’ad Nocelli prosegue così: Posso aver sbagliato tanto ma non ho mai tradito nessuno. Ho letto la lettera di Niccolò, ha ragione: gli abbiamo rubato il suo sogno. Mi scuso con lui e con tutto il mondo dell’Ancona. Scommetto che, se dovessi rimanere e l’operazione non si dovesse concludere, sarà colpa mia. Se dovesse andare a buon fine sarà merito degli altri. Non ho mancato di rispetto a nessuno.

Una riflessione la faccio anche per quelle persone che stanno distruggendo la mia immagine. Comprendo la loro rabbia ma, nel mio ruolo, più di quello che ho fatto non avrei potuto fare. Questo comunicato non restituisce la Serie C all’Ancona e nemmeno è una difesa personale. Ho perso il mio sogno, perchè per me non era solo un lavoro, era la mia famiglia, la mia casa