Dal gol al Milan di Ancelotti alla Fidelis Andria: la storia di Cudini
E’ nata una nuova Fidelis Andria. Il primo passo è stato l’annuncio del nuovo direttore sportivo Sandro Federico che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2023. A lui il compito di scegliere i giocatori adatti al progetto insieme all’allenatore Mirko Cudini, che dovrà farli rendere al meglio. L’ex Campobasso, che da giocatore ha segnato un gol contro il Milan di Ancelotti, nell’ultima stagione ha guidato la squadra alla salvezza nel girone C di Serie C.
Cudini ferma il Milan di Ancelotti e Kakà
Mirko Cudini ha iniziato la sua carriera da calciatore nelle giovanili della Sambenedettese, prima di esordire in prima squadra tra i professionisti in C1. Qui conquista una Coppa Italia nella stagione 1991-1992. L’ex difensore, poi è stato protagonista di una lunga esperienza in B, con le maglie di Salernitana, Torino, Cagliari e Genoa, prima di approdare all’Ascoli nel 2004. Con la maglia bianconera scrive da protagonista un capitolo della storia della società.
E’ il 28 agosto 2005 e nella prima giornata del campionato, l’Ascoli di Giampaolo (neopromosso in A) sfida in casa il Milan di Ancelotti, sotto il diluvio. Una sfida che si rivelò più difficile del previsto per i rossoneri, rosa stellare con i vari Nesta, Stam, Pirlo e Kakà. Al 18’ minuto, infatti, Cudini sfruttò una respinta di Dida e con un piatto destro firmò il vantaggio. La dedica fu per suo padre scomparso 10 anni prima. Un momento di grande felicità per i tifosi presenti al Del Duca, durato solo 6 minuti. Il tempo impiegato da Shevchenko per siglare l’1-1. Questo resta uno dei momenti più belli della sua carriera, che si è conclusa con la Monturanese in Eccellenza.
Delio Rossi e il gol restituito da Cudini alla “sua” Fidelis Andria
La passione per il calcio lo spinge ad intraprendere la carriera di allenatore. La prima esperienza è quella con la Sangiustese, in Eccellenza, con la quale ottiene la promozione in Serie D. Un risultato inaspettato che gli permette di attirare l’attenzione del Notaresco, prima di approdare al Campobasso nel 2019. Qui trova l’ambiente ideale dove trasmettere la sua filosofia, basata sul 4-3-3 e sulla proposta di un calcio offensivo. Cudini, infatti, ha raccontato che tra i suoi modelli c’è Delio Rossi: “Non ti dava molta confidenza, ma mi ha trasmesso la mentalità di attaccare”. L’idea, però, deve però essere accompagnata dall’equilibrio in fase difensiva, che ha preso da Giampaolo. Un mix che gli ha permesso di vincere il campionato di Serie D nel 2021 e di conquistare la salvezza nella scorsa stagione.
L’annata è stata segnata da un episodio, avvenuto nelle prime giornate. La partita è quella contro la Fidalis Andria, finita 1-3. Sull’1-0 un giocatore ospite rimane a terra e un suo compagno calcia fuori il pallone. Il Campobasso avrebbe dovuto restituirlo, ma Tenkorang non accorgendosi di quanto accaduto, lo ha messo in rete con l’Andria completamente ferma. Cudini decide allora di far segnare nuovamente gli ospiti. Un segno del destino per Cudini, che è stato scelto come nuovo allenatore proprio della Fidelis Andria.
A cura di Giuseppina Citera