“Mettere in discussione un giocatore come Mirco Antenucci è da matti”. Il copyright, risalente a qualche giorno fa, è del direttore sportivo del Bari Ciro Polito. Il protagonista è il numero 7 biancorosso, che a meno di metà della stagione in corso ha già superato con i gol il suo numero di maglia: sono 9 infatti i centri realizzati in 16 presenze stagionali tra girone C di Serie C, dove il Bari è saldamente in vetta, e Coppa Italia. Reti pesanti, che unite a 3 assist fanno del lupo di Roccavivara l’uomo copertina di questa prima parte di stagione.
E dire che la stagione di Antenucci non era certo partita al meglio. Dopo un’estate in discussione da parte della piazza, delusa dalla squadra e dai suoi simboli dopo l’eliminazione all’alba della fase nazionale dei playoff, il Bari gli ha restituito centralità: rinnovo del contratto fino al 2023, quando l’attaccante molisano avrà 39 anni, e ingaggio “spalmato”. Sul campo, però, Mignani ha seguito una sola stella polare: la meritocrazia. Così Antenucci, dopo un avvio non proprio brillante, con un gol e un rigore sbagliato in cinque partite, si è ritrovato in panchina: è successo a Messina, contro Monopoli e Turris e nel derby contro il Foggia. Quattro volte fuori su cinque partite, con il solo gol di metà ottobre a Campobasso a spezzare la monotonia. “E’ stato fuori, era anche arrabbiato per questo – raccontava di lui l’allenatore del Bari – come è normale che sia; ma si è allenato al massimo, è stato un esempio per tutti e ora è tornato quello che tutti conosciamo”.
La svolta nella stagione di Antenucci ha una data precisa: 30 ottobre 2021. Titolare in coppia con Simone Simeri contro il Catanzaro, apre il 2-1 del San Nicola con una prodezza in semirovesciata. Da allora, quando il Bari è andato a segno lo ha fatto anche il numero 7: un gol nel 2-0 alla Vibonese, doppietta nel 3-0 di Andria, quando è nata l’intesa con Daniele Paponi, rete nel 2-1 al Latina, centro nell’1-1 di Avellino, firma nel 3-1 sul Taranto. Sette gioie in sette partite di campionato. E i gol con il Bari, in 86 partite in biancorosso, sono 47. Quota 50 è dietro l’angolo.
Il Bari, in fondo, appartiene già alla storia dell’attaccante: in nessuna squadra il globetrotter dell’area di rigore (11 maglie vestite in carriera dalla A alla C, passando per la Championship inglese e il Leeds) aveva segnato di più. Con altre 23 presenze, invece, eguaglierà il record di presenze con la Spal. Riscrivere la storia, a 37 anni, si può.
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