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Alla sua prima esperienza tra i pro riporta in alto il Rimini: Buscè, l’artefice del successo in Coppa Italia

Antonio Buscè, allenatore del Rimini - credit: Rimini Football Club

Dopo l’ottimo campionato con la Vibonese in D, l’ex calciatore dell’Empoli conquista il suo primo trofeo nei professionisti

Una vita trascorsa in campo, senza stancarsi mai e con motivazioni continue. Questo è Antonio Buscè, che dopo una lunga carriera da calciatore ha deciso di restare nel mondo del calcio vestendo i panni dell’allenatore e la sua avventura tra i pro non sarebbe potuta partire meglio.

Il classe 1975 di Gragnano ha fatto centro alla sua prima occasione. Approdato a Rimini la scorsa estate ha riportato in bacheca un titolo: la Coppa Italia di Serie C è biancorossa.

Un percorso straordinario da parte della formazione allenata da Buscè, coronata con il successo nell’ultimo atto contro la Giana Erminio. Per il Rimini è la prima Coppa Italia nella storia e il secondo trofeo all’interno del proprio palmares.

Il primo risale esattamente a 20 anni fa, quando il Rimini di Acori, oltre a conquistare la promozione in B si aggidiciò la Supercoppa di Serie C. Da un umbro cresciuto nel settore giovanile del Napoli a un campano con Empoli nel cuore: due condottieri diversi ma che hanno regalato a Rimini un momenti indimenticabili.

Le 200 presenze in A, gli Scudetti nelle giovanili dell’Empoli e il primo successo tra i pro

Identità e coraggio, il profilo di Buscè allenatore è chiaro fin dalle prime battute e rispecchia ciò che Antonio è stato sul campo. Quasi 200 presenze in Serie A sono la testimonianza di caparbietà mixata a talento, doti, come detto, replicate in panchina La sua carriera da allenatore non poteva che iniziare nella sua Empoli, la stessa società con la quale ha trascorso otto anni di gioie e grandi traguardi da calciatore. Allena per ben dieci stagioni il club toscano, partendo dagli Esordienti fino ad arrivare alla Primavera 2. Alla guida dell’Empoli, Buscè conquista due scudetti. Il primo nel 2018/19 alla guida dell’Under 16, il secondo nel 2020/21 con la seconda squadra dei toscani.

Alle qualità già citate dimostra di abbinare anche una gran capacità di lavorare con i giovani. Nel luglio 2023 la prima grande occasione: diventa l’allenatore della Vibonese,è la sua prima esperienza da guida tecnica di una prima squadra. Alla guida dei calabresi, chiude il girone I al terzo posto con 72 punti, arrivando a disputare anche il primo turno dei playoff. Un risultato di spessore, che gli permette nel maggio del 2024 di vivere la sua prima volta tra i pro col Rimini. Un primo anno indimenticabile, concluso appunto con il successo in Coppa Italia. La chiusura di un cerchio ma è solo l’inizio: Antonio Buscè e la sua squadra non hanno nessuna voglia di fermarsi.

Buscè osserva allenamento
Buscè Credit Vibonese Calcio

Duttilità e possibilità

Ma quali sono le principali carattestiche di Buscè allenatore? L’allenatore del Rimini è stato elogiato a più riprese per le sue letture durante le partite. Abile nel cambiare la trama con i giusti accorgimenti e le corrette variazioni tecniche e tattiche, sono caratteristiche che diventano un vero e proprio valore aggiunto. Un altro suo punto di forza è la tattica. Il sistema di gioco da lui prediletto è il 4-3-3, ma con il Rimini è passato ad un 3-5-2 che valorizza le qualità dei calciatori a sua disposizione, portando la squadra ad alti livelli.

Il Rimini, oltre a garantirsi il secondo trofeo della propria storia, infatti, avrà la possibilità di giocarsi gli spareggi promozione e vuole farlo recitando un ruolo da protagonista: dopo la Coppa Italia vinta, Buscè è pronto a stupire ancora.