Lungimiranza, competenza e amore per il territorio: chi è Antonio Gozzi, il patron della Virtus Entella

Antonio Gozzi, Presidente Virtus Entella, screen / www.lacasadic.com
Presidente, imprenditore e non solo: alla scoperta dell’uomo che ha trasformato la Virtus Entella in un modello vincente
La Virtus Entella è aritmeticamente in Serie B. Dopo un’assenza durata quattro anni, la squadra di Chiavari torna ufficialmente in cadetteria dopo la sconfitta della Ternana sul campo del Milan Futuro, scrivendo una nuova pagina nella storia del club. Un successo che porta le firme di giocatori e staff, ma anche – e soprattutto – di Antonio Gozzi: il presidente, visionario e determinato, che per primo ha creduto in un progetto ambizioso e sostenibile.
Nato il 15 aprile 1954, Antonio Gozzi è un imprenditore di spicco nel panorama industriale italiano. Da trent’anni è alla guida del Gruppo Duferco, multinazionale leader nel settore siderurgico, che si occupa di energia, engineering, logistica e shipping, con oltre 2.500 dipendenti in 30 Paesi. Il suo nome è sinonimo di leadership, innovazione e visione strategica.
Dal 2012 al 2018 ha presieduto Federacciai, l’associazione di categoria dell’industria siderurgica, ruolo che ha ripreso nel 2022 dopo un periodo da vicepresidente. Da giugno 2024 è anche Special Advisor di Confindustria, con deleghe su temi cruciali come l’autonomia strategica europea, il Piano Mattei e la competitività industriale.
Inoltre, fa parte dell’Esecutivo dell’Aspen Institute e del Comitato Tecnico Energia di Confindustria per il processo di decarbonizzazione industriale. Negli anni, ha promosso e continua a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore, affrontando le sfide legate alla globalizzazione e alle politiche ambientali. La sua esperienza e competenza lo hanno reso una figura di riferimento nell’industria dell’acciaio.
L’amore per il calcio: la Virtus Entella
Nel 2007 Gozzi acquista la Virtus Entella, club della sua città, ereditandolo quando militava in Eccellenza. In soli sette anni porta i “Diavoli Neri” fino alla Serie B, dove la squadra sfiora i playoff nella stagione 2015-2016. Sotto la sua presidenza, i biancocelesti hanno collezionato quattro stagioni in Serie B prima di una retrocessione nel 2018, seguita da una pronta risalita. Dopo l’ultima discesa in C nel 2021, ora il club è tornato tra i cadetti, più forte e maturo.
Elemento centrale del “Progetto Entella” è il settore giovanile: con oltre 600 ragazzi coinvolti, il vivaio ha lanciato talenti come Dany Mota, Nicolò Zaniolo e Francesco Zampano. Lo stesso presidente ha descritto così la Virtus Entella: “Una società calcistica che vuole arrivare molto in alto e imporsi all’attenzione nazionale anche e soprattutto con la crescita del vivaio e di giovani di talento che da tutta la regione e dal resto d’Italia hanno l’ambizione e l’orgoglio di vestire i colori biancocelesti“.

Impegno nel territorio e innovazione
Legatissimo alla sua Chiavari, Gozzi ha investito con lungimiranza nel tessuto sociale e imprenditoriale del territorio. Ha contrinuito a lanciare Wyscout – oggi il più grande database di video e statistiche calcistiche al mondo – e di Wylab, il primo incubatore di startup attive nel settore dello sport in Italia, diretto da sua figlia Vittoria. In ambito editoriale, nel 2018 ha dato vita al settimanale online Piazza Levante, diventato punto di riferimento per l’informazione locale.
Nell’ottobre 2024 ha inaugurato anche un progetto unico in Italia: “I Diavoletti”, il primo asilo nido gestito direttamente da un club calcistico. Un progetto che fonde educazione e motricità, con un’attenzione speciale allo sviluppo psicofisico, grazie alla presenza di un’educatrice laureata in Scienze Motorie. Un’altra prova che il modello Gozzi va ben oltre il calcio: è un’idea di comunità.