Home » Orgoglio, umiltà e programmazione. Il ds Obbedio: “La nostra realtà è un modello di riferimento per la Serie C”

Orgoglio, umiltà e programmazione. Il ds Obbedio: “La nostra realtà è un modello di riferimento per la Serie C”

Antonio Obbedio, ds dell'AlbinoLeffe, screen | lacasadic.com

Antonio Obbedio, ds dell'AlbinoLeffe, screen | lacasadic.com

Il direttore sportivo dell’AlbinoLeffe si è raccontato ai microfoni de LaCasadiC.com

Sessanta punti. Un record per l’AlbinoLeffe in Serie C con l’attuale formula. Un traguardo che non è solo un numero, ma il risultato di un percorso che parte da lontano e la radiografia di una stagione che certifica ulteriormente il club bluceleste come una realtà consolidata nella categoria. Il man in black di questa storia è Antonio Obbedio, che raramente si è preso le copertine e i meriti che forse avrebbe meritato sia in quest’annata che in carriera, ma che con la sua programmazione è spesso riuscito a incidere in maniera determinante nel destino delle sue squadre.

È stato un campionato importante per tanti motivi, la nostra realtà è un modello di riferimento per la Serie C“, esordisce con orgoglio il direttore sportivo. Un’annata da record, frutto del grande senso di appartenenza dei calciatori prodotti dal settore giovanile e la voglia di rivalsa di interpreti arrivati all’AlbinoLeffe dopo annate difficili, e che dalle parti di Zanica sta vivendo una seconda giovinezza: “Abbiamo fatto il record di punti del club nella Serie C con la formula attuale e abbiamo valorizzato giocatori come Zoma, che ha fatto 13 gol in stagione e 22 in due anni. Potrei citarne anche altri. La cosa più importante è che il raggiungimento del quarto posto sia andato di pari passo con l’aver fatto minutaggio con i nostri giovani“.

E ora per la squadra di Lopez l’affascinante sfida dei playoff: “Ci presentiamo consapevoli del percorso che abbiamo fatto e dei nostri sacrifici. Abbiamo fatto un cammino di crescita importante nella consapevolezza dei nostri mezzi“. Ma il messaggio di Obbedio è chiaro: “Non andiamo certo per fare la vittima sacrificale, andiamo per giocarcela con l’umiltà del nostro percorso“. Le avversarie sono avvisate.

Se nella conferenza stampa di inizio stagione il direttore sportivo aveva fissato l’obiettivo minimo nella salvezza, ben presto l’AlbinoLeffe ha capito di poter puntare ben più in alto: “La priorità è il mantenimento della categoria perchè è la salvaguardia di tutta la struttura societaria che c’è dietro“. Nonostante il quarto posto, i blucelesti vogliono mantenere i piedi per terra anche per il futuro: “Anche nella prossima stagione sarà così, perchè è la cosa prioritaria. Poi è ovvio che se si riescono a far quadrare bene le cose, se si trova uno staff tecnico all’avanguardia come il nostro, questo fa solamente piacere. Ma il mantenimento della categoria è fondamentale anche per salvaguardare gli investimenti del presidente“.

Il settore giovanile, una risorsa preziosa

Il futuro è oggi. Il cuore del progetto dell’AlbinoLeffe parte dal settore giovanile, di cui Doumbia e Zoma sono autentici fiore all’occhiello. Il centrocampista è passato nella scorsa estate al Venezia, facendo registrare la cessione record per i blucelesti negli ultimi 10 anni, riuscendo anche a conquistarsi la maglia dell’Italia U21. Un motivo di grande orgoglio per tutta la società: “Fa capire che se c’è dietro una visione lungimirante, come quella del nostro presidente Andreoletti, si possono fare grandi cose“.

Una visione che viene inseguita nonostante le tante difficoltà: “Non è facile riuscire a trovare determinati talenti in un territorio ricco di società importanti come il nostro. Tanti giovani si bruciano perchè sono buttati allo sbando o in ruoli non adeguati, da noi c’è la possibilità di aspettarli“.

Mohamed Alì Zoma, credit Martina Cutrona | lacasadic.com
Mohamed Alì Zoma, credit Martina Cutrona | lacasadic.com

Il ricordo di anni difficili e la speranza per il futuro

Ripartire nelle difficoltà. Questa è stata spesso la chiave nella carriera di Obbedio, che nel 2019 era direttore sportivo di quella Lucchese che conquistò un’incredibile salvezza nonostante 25 punti di penalizzazione. Una storia che per il club rossonero sembra ripetersi: “Sono situazioni assurde, ho un grandissimo dispiacere e non lo nascondo. La situazione era simile a quella che stanno vivendo adesso, sfido chiunque ad avere famiglia a carico e a restare per 8 mesi senza prendere lo stipendio“.

Nel frattempo, la Lega Pro si prepara a un’estate di annunciate rivoluzioni per quanto riguarda le iscrizioni: “Le riforme che sono state finalmente messe in essere da quest’estate, con l’approvazione del raddoppio della fidejussione, permetteranno di lavorare in maniera serena e lo svolgimento regolare dei campionati. Ma soprattutto, di non prendere in giro tifoserie appassionate“.

Due anni per cambiare la storia dell’AlbinoLeffe

Passare da una salvezza difficile a un quarto posto da record non è roba da tutti, ma è quanto fatto dall’AlbinoLeffe. Il biennio con Obbedio ha riportato i blucelesti nelle zone di vertice della Serie C, dopo che soltanto due stagioni fa i blucelesti erano costretti a passare dai playout contro il Mantova per strappare la permanenza nella categoria. Con l’arrivo del direttore sportivo più di qualcosa è cambiato: “Io e il nuovo staff tecnico siamo entrati in punta di piedi, con un gruppo di soli 16 giocatori sotto contratto. All’inizio abbiamo fatto fatica a fare mercato, ma abbiamo cercato di inserire calciatori con motivazioni importanti. Dovevamo conoscere l’ambiente, e l’anno scorso siamo riusciti a salvarci virtualmente già a marzo“.

Il direttore sportivo ha svelato il segreto dietro l’eccellente stagione dell’AlbinoLeffe: “Nell’ultima estate abbiamo inserito giocatori con motivazioni di altissimo livello. Sono quelle che ci hanno permesso di raggiungere questi risultati, insieme allo strepitoso lavoro dello staff tecnico, del quale si è parlato troppo poco“. E il futuro dei blucelesti può essere ancora con Giovanni Lopez in panchina, il cui contratto scade al 30 giugno prossimo: “Da parte nostra c’è sicuramente voglia di proseguire, ma anche da parte sua. Anticipo che stiamo cercando di definire il tutto. Vogliamo continuare con lui“.

L'allenatore dell'Albinoleffe Giovanni Lopez - credit CDC - www.lacasadic.com
L’allenatore dell’Albinoleffe Giovanni Lopez – credit CDC – www.lacasadic.com

“Anche con i giovani si possono fare campionati importanti”

Chi lo ha detto che affidarsi ai giovani non è la scelta migliore per puntare a grandi traguardi? Nei due anni di gestione di Obbedio, l’AlbinoLeffe ha sempre vissuto mercati volti a ringiovanire la rosa, ma il quarto posto raggiunto per la prima volta con questo formato di Serie C dimostra tutta la bontà del lavoro sia del direttore sportivo che dello staff tecnico. Una linea che i blucelesti si preparano a seguire anche nella prossima estate: “Aspettiamo la fine dei playoff, l’età media rimarrà su quei riferimenti lì. Anche con i giovani si possono fare campionati di un certo spessore. Dopo che definiremo con l’allenatore andremo a sistemare la rosa“.

Il direttore sportivo ha parlato della forza bluceleste, che parte dallo spogliatoio e si irrora a tutta la società verso il raggiungimento di traguardi storici: “Si è creato un ambiente interno allo spogliatoio meraviglioso, che mi dà grande soddisfazione. È un gruppo fantastico, e la cosa che mi fa piacere è che questo venga riportato anche da chi è fuori dal mondo AlbinoLeffe. Lo spogliatoio è la base“- sottolinea Obbedio – “Ma tutto il mondo che c’è sopra, dalla società e i dirigenti fino alla segreteria e lo staff medico, sono tutte componenti che hanno lavorato bene“.

L’AlbinoLeffe Stadium e l’AlbinoLeffe Campus

Chi non guarda avanti rimane indietro. Sembra averlo capito al meglio l’AlbinoLeffe, che nel 2021 è diventata la prima società di Serie C con uno stadio di proprietà, l’AlbinoLeffe Stadium di Zanica. Un elemento fondamentale nella crescita del progetto bluceleste secondo Obbedio: “È un fiore all’occhiello che ha voluto fare il presidente Andreoletti per far vedere che bisogna investire prima sulle strutture che sui giocatori“.

I seriani sono tra le poche società in Italia a disporre anche di un centro sportivo di proprietà, l’AlbinoLeffe Campus, che sorge tra Zanica e Comun Nuovo, alle porte di Bergamo. Tre campi in erba e uno sintetico che ospitano gli allenamenti sia della Prima Squadra che di tutte le selezioni giovanili, forse la chiave per formare l’identità del club. Allo stesso tempo, un grande punto di forza per la società: “Ti può portare grandissimi vantaggi“. E poi un appello agli altri club, per il bene di tutto il movimento: “È una cosa che dovrebbero fare anche altre società. All’estero tutte le società hanno strutture di proprietà, ritengo che sia un passaggio fondamentale per il futuro del calcio italiano“.

AlbinoLeffe Stadium | lacasadic.com
AlbinoLeffe Stadium | lacasadic.com

Tra playoff e orgoglio

L’AlbinoLeffe conoscerà il suo avversario per il secondo turno della fase a gironi soltanto domenica sera, a tre giorni dal match. Non una situazione semplice, anche se Obbedio ha voluto mantenere alta l’attenzione della squadra: “Per giocatori della nostra categoria, un playoff è una partita che si prepara da sola. Sono opportunità che in carriera capitano pochissime volte. Sappiamo di essere un’outsider, i giocatori devono fare di tutto per cogliere questa occasione“.

Per i tifosi blucelesti il messaggio è forte e chiaro: “Siate orgogliosi, ma sicuramente già lo sono. Abbiamo fatto male in pochissime partite, cercando di imporre sempre il nostro gioco. Devono essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto vedere nella maggior parte delle occasioni, di come abbiamo lottato nei momenti di difficoltà e di come abbiamo ribaltato tante partite“.  Ai playoff l’AlbinoLeffe va per continuare a sognare, pur cercando di rimanere con i piedi per terra: “Vogliamo andare il più avanti possibile, senza essere presuntuosi. Dobbiamo essere consapevoli di chi siamo, di cosa abbiamo fatto durante l’anno e da dove siamo partiti“.