Vacca sul Foggia: “Da un anno io e i ragazzi chiedevamo aiuto. Avevamo un fisioterapista per 30 persone”
Non è stato un addio in silenzio quello tra Antonio Vacca e il Foggia. Intervenuto ai microfoni di “Mitico Channel”, il centrocampista classe ’90, ha ripercorso tutti le vicissitudini vissute dopo la rescissione contrattuale con il club rossonero. Di seguito le sue dichiarazioni.
Vacca:”Sono convinto che le colpe non sono di una singola persona”
In apertura Vacca ha chiarito la sua posizione relativamente all’esonero di Cudini: “Dopo il primo esonero di Cudini mi fu chiesto dalla società e da alcuni esponenti di dare un aiuto all’allenatore della Primavera che sarebbe venuto a guidare la squadra. Io non ero propenso verso questo tipo di cosa essendo ancora un giocatore. Sto bene fisicamente e voglio giocare a calcio. Dal momento in cui sono passato dall’altra parte, non ero il semplice calciatore. Dopo le partite di Cerignola e Monterosi la società ha riunito lo staff chiamando Coletti, su mio suggerimento. Conosco bene il suo modo di fare calcio. So come studia e dove studia. So la passione che ci mette: l’amore per il Foggia è stata la differenza“. Sulle voci inerenti l’esonero di Cudini dichiara: “No, non le posso confermare. Prima dell’esonero di Cudini vennero dei tifosi allo stadio a contestare in modo pacifico la squadra, l’allenatore si è preso tutte responsabilità. Io sono intervenuto non per difendere l’allenatore. Sono convinto che le colpe non sono di una singola persona. Avevo il dovere di intervenire e dire ai tifosi che in campo eravamo presenti anche noi giocatori che potevamo fare molto meglio. Gli ultras conoscono bene come è andata. Poi ci sono i leoni da tastiera che scrivono senza sapere. Informarsi prima di parlare. Sono cose gravi che vanno a incidere sul bene del Foggia che deve essere sempre al primo posto. Io non so se la scelta di Canonico sia stata dettata dalla volontà degli ultras. Dieci minuti prima alcuni ultras, che ormai sono diventati miei amici, mi hanno chiesto di accettare l’incarico. Loro sanno che avrei fatto di tutto per fare le cose nel modo giusto anche senza ottenere risultati “
Foggia da allenatore e calciatore
Il centrocampista si è poi esposto sul motivo per il quale è rimasto a Foggia: “Il motivo della mia scelta è sempre lo stesso: l’amore per il Foggia. Io sinceramente anche a inizio anno non sono stato convocato. Ero fuori rosa. Per più di un mese mi hanno lasciato in uno spogliatoio da solo.” Relativamente alle sue esperienze passate, il centrocampista dichiara: “Trovi gente preparata a certi livelli che sa fare bene il suo lavoro. Nel mio caso a Foggia sapevo di non trovare un’organizzazione come a Parma o a Venezia della situazione. In questa situazione a inizio anno, da non convocato, senza mai essere avvisato da nessuno, fa capire il modo che hanno di fare calcio. Mi sono scontrato dal primo momento. Da oltre un anno io e altri ragazzi chiedevamo aiuto, un fisioterapista in più. Abbiamo un solo fisioterapista che guarda 30 persone. Abbiamo cercato di farlo capire alla società che avere anche solo un fisioterapista in più può dare un aiuto per fare punti in campionato. Parlando da non calciatore, Coletti in queste partite non aveva cambi da fare“.
Per il modulo utilizzato in campo: “Non vorrei risultare scontroso. 4-2-3-1 non è azzardato. 4-4-2 è la stessa cosa. Il centrocampo è sempre a 4. Nella prima parte di stagione si è giocato con il centrocampo a 3. Ad oggi il 4-3-3 è il credo di Canonico. Ha martellato un po’ su sta cosa. La squadra deve giocare così. Io credo che oltre ai risultati la scelta che ha penalizzato Coletti è non dare ascolto a Canonico per scelte tecniche e modulo. Piuttosto di fare ciò che dice lui, preferiamo fare opposto. Oltre ai risultati la scelta di chiamare Cudini è legata anche al modulo, usa spesso il 4-3-3.”
Vacca:”Credo che il Foggia riuscirà a salvarsi”
Alla domanda sulle possibilità di salvezza dei rossoneri, ha così risposto: “Credo che il Foggia riuscirà a salvarsi o per lo meno lo spero da tifoso. Ad oggi la squadra è incompleta. Ci vogliono altri 3 attaccanti. Guardando il mercato che è stato fatto, alcuni giocatori sono arrivati perchè chiamati da me. Parlo di Millico e Tascone. Mi prendo il merito di essere stato bravo io a convincere i ragazzi, poi il presidente ha messo i soldi“. Sempre sul discorso mercato, il centrocampista si è successivamente esposto su quello del Catania, una delle squadre più attive: “Alcuni giocatori che hai citato che hanno acquistato erano nella mia lista dei desideri. La differenza è che il Catania vuole un giocatore, bussa alla società e prende il giocatore. A Foggia invece la società tende a risparmiare. La differenza sta nella società. Nel nostro caso prima di prendere giocatori dobbiamo fare uscite e non è facile. Una società che vuole aggiustare la situazione inizia a prendere i giocatori. Sui risultati ha inciso anche il mercato aperto. ci siamo ritrovati a giocare partite senza avere i cambi. In alcune zone di campo avevamo ragazzini della primavera come sostituti.”
Il messaggio ai tifosi e De Zerbi
Vacca ha un messaggio per i tifosi: “Avrò commesso sicuramente degli errori ma tutti quelli che ho commesso li ho fatti per il bene del Foggia. L’amore per il Foggia è coalizzarsi, starle vicino. Per salvare il Foggia. I giocatori si sentono soli perchè non si sentono tutelati. I ragazzi hanno bisogno di appoggio. Vi chiedo di stare vicino alla squadra e di sopportarli fino all’ultimo minuto dell’ultima partita di campionato. La curva è l’unica che è sempre stata vicino alla squadra sia nei momenti positivi sia nei momenti negativi. Nel momento in cui Antonio Vacca vede delle cose dall’interno, non posso stare zitto, devo intervenire.” Conclude parlando di De Zerbi: “Ci sono continui confronti. Sono state dette tante cose. Io voglio continuare a giocare a calcio. Non ho il patentino da allenatore per l’Italia figuriamoci per andare in Inghilterra da De Zerbi. Io continuerò a seguire il Foggia in trasferta e se mi sarà data la possibilità anche in curva. Se dovesse arrivare una richiesta ci potrei pensare. Quando ci fu l’opportunità del Trapani ho pensato solo al bene del Foggia.”