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Arezzo, Trombini: “Non volevo andare in porta, poi non ci sono più uscito”

Trombini, portiere dell'Arezzo - Credit Società Sportiva Arezzo

Trombini, portiere dell'Arezzo - Credit Società Sportiva Arezzo

Ecco le parole di Luca Trombini, portiere classe 2001 dell’Arezzo, ai microfoni de “La Casa di C – Talk”

L’Arezzo continua a vivere un girone d’andata sulle ali dell’entusiasmo. Dopo la vittoria nel derby contro la Lucchese nel Monday Night che ha chiuso la diciottesima giornata di Serie C, gli amaranto vogliono chiudere il loro 2024 nel migliore dei modi. Grande protagonista dell’annata dei toscani sin qui è Luca Trombini, portiere classe 2001, che sta vivendo una grande prima metà di stagione.

Il numero 1 dell’Arezzo ha parlato del momento che sta vivendo la sua squadra, facendo un bilancio dell’annata vissuta sin qui: “Siamo in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio dell’anno, volevamo alzare l’asticella e migliorare il campionato fatto l’anno scorso. Siamo contenti, ma ci manca qualche punto lasciato per strada. La posizione in classifica è migliorabile. Stiamo correndo e facendo bene, ma c’è ancora strada da fare“.

La vittoria contro la Lucchese ha dato tanto entusiasmo alla piazza: “Era un derby, sono sempre partite a sé. Ci tenevamo a regalare una gioia ai tifosi, avevamo bisogno dei tre punti contro una squadra in difficoltà come la Lucchese, ma forte perché ha giocatori molto bravi. Siamo riusciti a portarla a casa con un po’ di sofferenza verso la fine perché non siamo riusciti a chiuderla. Grande partita di squadra, contenti per i tre punti“.

L’obiettivo è chiaro per il classe 2001: “Voglio continuare a far bene a livello di gruppo e fare più clean sheet dell’anno scorso. In questo momento sono a 8, l’obiettivo sicuramente é quello di arrivare in doppia cifra“. Una passione, quella per la difesa dei pali, nata quasi per caso: “Da piccolo non volevo finire in porta, poi quando ci sono entrato non ci sono più uscito. É un ruolo speciale, che ti dà tanto, secondo me devi avere una vocazione interna per farlo. Devi avere il tuo equilibrio per farlo, essendo un ruolo di responsabilità. La vittoria del Cavallino d’Oro come miglior giocatore è molto importante qui ad Arezzo, sono molto soddisfatto. Quando eravamo piccolini facevamo i tornei e dovevamo girare tutti i ruoli. Io ovviamente non volevo mai finire in porta. Casualmente la mia squadra ha subito molti tiri, e l’allenatore che avevo all’epoca non mi ha fatto più uscire“.

Trombini: “Buongiorno speciale, si vedeva che era un giocatore importante”

Avere la possibilità di condividere lo spogliatoio con mostri sacri dello sport italiano può aiutare a sviluppare anche altre passioni, oltre a quella per il calcio: “Sirigu mi ha fatto conoscere la boxe ai tempi del Torino, quando sono andato in Prima Squadra. É uno sport in cui mi sono trovato molto bene, ora mi viene difficile praticarlo“.

Ai tempi del Torino, Luca Trombini ha mosso i suoi primi passi da calciatore con calciatori che ora sono protagonisti  nelle massime divisioni del calcio: “Buongiorno è stato una vita al Torino, lo conosco. Ci siamo sempre allenati insieme, lui era rientrato da un prestito e si allenava con la Primavera, ma si vedeva che era un giocatore importante. Lo stesso discorso vale per Singo e Michel Adopo, erano giocatori forti. Lorenzo Lucca ha una storia diversa, arrivava dall’Atletico Torino, poi in Primavera non ha trovato tanta continuità, poi si è rifatto andando a Palermo. Ora sta facendo molto bene all’Udinese, sono tutti ragazzi molto forti e si vedeva già all’epoca che avevano qualità. Eravamo una bella squadra“.

Il progetto del nuovo stadio dell'Arezzo (Credit_ Arezzo) _ www.lacasadic.com
Il progetto del nuovo stadio dell’Arezzo (Credit_ Arezzo) _ www.lacasadic.com

“Piazza importante, vogliamo la finale di Coppa Italia”

Lorenzo Trombini ha raccontato il percorso che lo ha portato sino alla porta del club amaranto, partendo dall’ombra della Mole: “Sono andato via da Torino a 19/20 anni, poi sono andato a Follonica e poi a Varese in Serie D, dove abbiamo vinto i playoff. Fino ad arrivare ad Arezzo, dove abbiamo vinto il campionato di Serie D. Mi trovo molto bene qua, la città mi ha accolto in modo stupendo, la squadra è seguita. É una piazza importante per la categoria, stiamo cercando di farla arrivare il più in alto possibile“.

Alle porte un altro derby per l’Arezzo, che non vuole porsi limiti riguardo agli obiettivi per la seconda parte di stagione: “Il nostro gruppo è molto unito, i risultati penso che si vedano in campo. Alle porte un altro derby: l’obiettivo per domenica è quello di portare a casa altri 3 punti. Loro sono una squadra intensa e fastidiosa, lo scorso anno hanno vinto la Serie D. Sarà una bella partita dove cercheremo di portare a casa i tre punti. Per il proseguo dell’anno vogliamo arrivare il più in alto possibile in classifica ed in finale in Coppa“.