La voglia di giocare, quella di essere ancora protagonista. La scorsa stagione non lo ha soddisfatto e ora Lorenzo Ariaudo vuole ripartire. Il difensore classe ’89 è reduce dal campionato di Serie B 2021-2022, dove ha collezionato una sola presenza e una retrocessione in Serie C con l’Alessandria. Una mancata salvezza che ha un senso di amaro immenso per lui. Ora vuole ripartire, e potrebbe farlo in Serie C con il Taranto.
Per lui che veniva dal settore giovanile non fu di certo una passeggiata arrivare alla Juventus, specialmente nel periodo post calciopoli. La prima stagione effettiva con la maglia bianconero lo ha visto fare qualche comparsa. Un’esperienza comunque formativa per lui. In un’intervista di qualche anno fa parlò anche della sua esperienza con i colori bianconeri: «I miei esempi? Del Piero, Nedved e poi Tiago, il mio vicino di spogliatoio. A Roma, prima del debutto in A contro la Lazio, mi tranquillizzò dicendo: ‘Gioca tranquillo, come se fossi nella Primavera’. (…) I miei modelli? Giorgio Chiellini e Nicola Legrottaglie, più simile a me a livello fisico. Nella Juventus, ogni tanto potevi cadere nella tentazione di pensare ‘sbaglio, ma tanto dietro c’è Buffon‘, e invece loro erano sempre attenti». Quella stagione si concluse con il secondo posto dei bianconeri, a 10 punti di distanza dall’Inter campione d’Italia.
L’addio dal bianconero matura abbastanza presto, dato che nella stagione successiva passa al Cagliari. Parte come riserva giocando relativamente poco, poi col tempo inizia a scalare le gerarchie. Riguardo al trasferimento in rossoblù ha raccontato anche un simpatico aneddoto su Tiago: «Quando andai al Cagliari mi regalò un profumo che adoravo, lui aveva una scorta chilometrica». Piano piano Ariaudo cresceva, capendo sempre più ciò che l’insegnamento del settore giovanile della Juventus: “Prima vi facciamo diventare uomini, poi calciatori“.
La piena maturità calcistica la raggiunge però con la maglia del Frosinone, dove arriva nel 2016 dal Sassuolo dopo vari prestiti. Un cammino che lo ha portato a calcare i campi di Serie B, arrivando addirittura a giocare nuovamente la Serie A. La maglia gialloblù lo ha valorizzato e sotto Pasquale Marino ha espresso il meglio di sé in carriera. Sul suo ex allenatore disse: «Quando Marino ha deciso di passare alla difesa a tre, mi ha posizionato al centro della linea. E’ un ruolo che non avevo mai ricoperto, avevo giocato soltanto sul centro-sinistra a Cagliari. (…) mi ha insegnato qualcosa, vedendomi in un ruolo inedito per me».
La scorsa stagione si è anche caratterizzata per grandi successi personali. “Chiamatemi Dottore” scrive sui social Ariaudo, dopo la laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Un traguardo importante per lui, che è riuscito a ritagliarsi uno spazio di luce in mezzo al grigio della stagione calcistica. Ora cerca il riscatto, con il Taranto che potrebbe puntare forte su di lui per la Lega Pro.
A cura di Giuseppe Federici
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