Un tocco delicato a scavalcare il portiere e far esplodere di gioia un “Carlo Zecchini” testimone di più ombre che luci in questa stagione. Il gol di Davide Arras all’Imolese non è solo il primo mattone per la vittoria del Grosseto, ma anche il manifesto di una rinascita che sembra ogni giorno concretizzarsi di più. Una realtà in cui l’attaccante di Berchidda sembra aver ritrovato sé stesso, accettando una sfida tutt’altro che semplice. La salvezza del Grosseto passerà dalla definitiva consacrazione dell’attaccante sardo.
Veloce, velocissimo, con il piede più caldo di qualunque altro ragazzo di Berchidda. La storia di Davide Arras inizia nel sassarese, dove fin da giovanissimo riesce a emergere come talentino dal giusto temperamento. Un mare di gol sull’isola che sembrano catturare l’attenzione: sarà il Vicenza a scommettere per prima sul classe ’98. Un vero e proprio trampolino che permetterà ad Arras di guadagnarsi la prestigiosa chiamata della Juventus. Un autentico sogno che ben presto si sgretolerà sotto le pressioni di una piazza e di un ambiente evidentemente non congeniali alle attitudini del ragazzo sardo. “Due anni molto difficili” che faranno pendere l’ago della bilancia verso un ritorno a casa. Ripartire da Cagliari la volontà, imparando dagli esempi di Conti e Cossu.
Sarà proprio il Cagliari, dunque, a concedere all’attaccante la chance di mettersi in mostra con regolarità in Primavera, prima di spiccare il volo verso il professionismo rappresentato dall’Olbia in Serie C. Il viaggio tra i “grandi” di Arras non vive di veri exploit, e anche i successivi passaggi con Reggina e Cuneo non appaiono come congeniali al talento del veloce centravanti.
La soluzione si chiama Serie D: un nuovo apprendistato per ritrovare quello sprint necessario a riprendere la rincorsa e riabbracciare ben alti palcoscenici. Foligno prima, ma soprattutto Pianese poi, restituiscono ad Arras quell’elemento vitale che nelle ultime peregrinazioni gli era apparso quasi come sconosciuto: il gol. Saranno ben 16 le marcature siglate nei 34 incontri disputati dall’attaccante con la squadra di Piancastagnaio. Un numero adeguato a convincere il Grosseto a riportare il ragazzo di Berchidda tra i professionisti.
Gol, tanti. Fame, tantissima: gli ingredienti del ritorno di Davide Arras in Serie C sembrano essere dei più propizi. Lo capisce presto anche la squadra biancorossa che al classe ’98 decide di affidare una fetta importante delle proprie speranze campionato. Una consacrazione personale che sembra realizzarsi: 6 gol in 29 presenze che allo stato attuale delle cose, però, non hanno impedito al Grosseto di essere ultimo in classifica.
Una stagione complicata che non ha convinto Arras, però, a lasciare la squadra biancorossa a gennaio, deciso a rimanere in C ma con la maglia del Grosseto. Scelta che si è rivelata vincente per entrambe le parti, perché a partire da febbraio sono già 4 i gol realizzati dall’attaccante, compresa una doppietta nel derby contro la Pistoiese
E per un ragazzo appassionato di pittura sembra essere arrivato il momento dell’opera della maturità: una salvezza biancorossa a suon di gol dalle sembianze di un vero capolavoro.
A cura di Pietro Marchesano
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