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Chilese e i suoi “figli”: costanza e lavoro per l’Arzignano. Ora il sogno ai playoff

Grandolfo Arzignano

La Serie C è un campionato ricco di sorprese, in cui grandi piazze e società storiche si incrociano con società molto più giovani o di provincia. Spesso tra le prime e le seconde vi è anche una notevole differenza di budget, ma non sempre la classifica lo rispecchia. Infatti, ciò che paga maggiormente è la costanza di lavoro negli anni e un caso simbolo è quello dell’Arzignano Valchiampo. La società del presidente Lino Chilese è arrivata nona nel girone A e si è assicurata uno storico accesso ai play-off.

Grandolfo Arzignano

Un lungo percorso nel segno della continuità

I successi degli ultimi anni dell’Arzignano partono dall’inizio della sua nuova storia, cominciata nel 2011 dalla fusione tra U.S.D. Garcia Moreno Arzignano e U.S.D. Chiampo. L’obiettivo dichiarato era dare alla alla Valle del Chiampo una realtà solida e stabilmente nei professionisti. Obiettivo che è diventato realtà nel 2019, con una prima stagione in Serie C interrotta per covid e terminata con la retrocessione ai play-out. Poi l’anno scorso la vittoria per la seconda volta del campionato di Serie D e il ritorno in Serie C, categoria che l’Arzignano ha conquistato nel segno della continuità. Partendo dalla panchina, è allenatore dal novembre 2020 Giuseppe Bianchini, arrivato all’Arzignano dopo esperienze in categorie inferiori. Il direttore generale Matteo Togni è arrivato nell’estate 2019. Il ds Andrea Serafini è alla sua sesta stagione in questa società.

arzignano presidente chilese

Tutti e tre questi professionisti sono stati scelti dal presidente Lichese. Che li ringrazia apertamente sulle pagine del Giornale di Vicenza: “Il mister è cresciuto sempre da quando è arrivato qui ed è una grandissima persona, la nostra volontà è quella di proseguire con lui. Con Togni e Serafini sono legato da un rapporto che va oltre il lavoro, li considero come due figli e ci sentiamo venti volte al giorno per risolvere qualsiasi problematica.”

Poco budget ma ottimo mercato, ecco l’Arzignano

Ora l’Arzignano deve ufficializzare la pratica play-off: con il Renate basterà un punto per prenotare un posto agli spareggi promozione. In caso di sconfitta verrebbe raggiunto e superato, in virtù degli scontri diretti, proprio dai nerazzurri. A quel punto potrebbe comunque sperare in un inciampo da parte delle inseguitrici Novara e Pergolettese. Ma, come si dice in questi casi, è vietato fare calcoli. L’accesso ai play-off sarebbe una storica prima volta per questa giovane società, che farebbe arrivare la squadra con una nuova consapevolezza all’inizio della prossima stagione. 

Cester Arzignano
Credit: ufficio stampa Arzignano

Ma cosa ha fatto dell’Arzignano una squadra da play-off? Nel reparto offensivo gli acquisti di Parigi dal Campobasso e Grandolfo dal Monopoli hanno portato gol – 9 il primo e 6 il secondo – e due titolari dell’attacco. Titolarissimi che a centrocampo invece erano già in casa come l’esperto Casini e il giovane Antoniazzi (già a 5 gol quest’anno), oltre a Barba arrivato dal Pontedera. Reparto difensivo, infine, governato dal confermato Molnar e dall’ex Potenza Piani, a difesa della porta di Saio, classe 2002, azzeccatissima operazione in prestito dalla Sampdoria. Il giusto mix di gioventù ed esperienza che ha costituito un gruppo italianissimo (gli stranieri presenti in rosa sono solo tre) e al servizio di un allenatore che da tempo ha dato la sua impronta alla squadra.

A cura di Simone Solenghi