Ascoli, il patron Pulcinelli risponde alla contestazione dei tifosi
Il patron Pulcinelli ha risposto con un comunicato sul sito ufficiale della squadra dopo le contestazioni da parte dei tifosi
Non c’è verso di placare gli animi dei tifosi bianconeri, avvelenati dalla retrocessione in Serie C. L’ufficialità di Emanuele Righi, come neo direttore sportivo, ha alimentato i dubbi riguardo un possibile abbandono delle trattative di vendita della società da parte del patron Massimo Pulcinelli. Gli striscioni affissi nella città, testimoniano la sfiducia nei confronti del presidente, appoggiata anche dal sindaco Fioravanti, che ha costretto Pulcinelli a rispondere con un comunicato ufficiale.
Nella parte introduttiva del comunicato, il patron spiega come sia normativamente necessaria la figura del direttore sportivo all’interno della società: “Vorrei intervenire sul ‘clamore’, a mio avviso fuori luogo, suscitato dalla notizia dell’individuazione di un nuovo Direttore Sportivo in questa fase di transizione societaria. La figura del Direttore Sportivo, oltre ad essere obbligatoria per l’ordinamento federale e le Licenze Nazionali, rappresenta un’esigenza contingente per poter condurre ufficialmente, e fin da subito, tutte le operazioni e attività necessarie per far sì che l’Ascoli sia pronto ai nastri di partenza del prossimo campionato.”
Nel secondo punto, il patron spiega la scelta di Righi: “La scelta del DS Emanuele Righi è volta a garantire un supporto tecnico nella fase di gestione del mercato e di conferma di alcuni nostri calciatori che potranno rappresentare una solida base affinché l’Ascoli della prossima stagione possa essere competitivo per tentare da subito di fare un campionato di vertice, non facendosi trovare impreparato. In questo momento ogni decisione, compresa la scelta delle figure tecniche, potrà essere confermata o modificata dalla nuova proprietà che, ci auguriamo, subentri quanto prima“.
Alla fine del comunicato lancia un appello ai tifosi per porre fine alle contestazioni, perchè danneggiano l’appetibilità della società agli occhi di possibili compratori: “In ragione di tutto questo, ripeto, ritengo del tutto fuori luogo la pressione ed il clamore di alcune isolate iniziative del tifo organizzato che, pur non distogliendoci dai nostri obiettivi di cui sopra e che intendiamo ancora una volta confermare, disincentivano – come già accaduto in passato – l’interesse di qualsiasi potenziale interessato”.
Cosa sta succedendo ad Ascoli?
La mancata salvezza non ha fatto altro che sollevare un polverone in casa Ascoli. L’immediata nomina del direttore sportivo, è unicamente dettata dalla necessità da parte di Pulcinelli di fare cassa per risolvere il debito di un milione di euro. Il mancato pagamento entro fine giugno potrebbe infatti danneggiare la prossima stagione in C dell’Ascoli, perchè la costringerebbe a partire con qualche punto di penalizzazione.
La natura del debito è da far risalire al mancato pagamento delle mensilità di maggio, requisito necessario per essere iscritti al campionato di Serie C. L’unico modo possibile è quello della vendita di alcuni calciatori che porterebbero la liquidità necessaria per sanare il debito e evitare la penalizzazione.
I timori dell’ambiente, l’intervento del sindaco e i possibili investitori
La scelta di Righi, più che tranquillizzare, ha agitato i tifosi bianconeri, certi che questo possa essere un modo del presidente per tenersi stretta la poltrona. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Marco Fioravanti con una telefonata diretta a Pulcinelli che lo ha tranquillizzato dicendogli che la vendita della società avverrà nel più breve tempo possibile.
Intanto, le voci sui possibili acquirenti alimentano le speranze dei tifosi. Sembra in stato avanzato la trattativa con un fondo americano, intrapresa grazie ad un intermediario italiano: l’ufficialità dell’affare potrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana.