Ascoli, Di Carlo: “Questa classifica non rispecchia il valore della squadra. Futuro? Ne parlerò con la società”

Di Carlo - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com
Le parole di Di Carlo e Ciabuschi dopo la partita contro il Legnago.
L’Ascoli esce sconfitto dal Del Duca per 2-1 contro il Legnago. Risultato che non influisce ai fini della classica, con i bianconeri che chiudono al 15° posto con 40 punti.
Un’annata non all’altezza delle aspettative, visto che l’obiettivo stagionale era il raggiungimento della zona playoff. Ai microfoni dei giornalisti presenti in sala stampa l’allenatore Domenico Di Carlo ha parlato anche di questo, facendo il punto della situazione. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Il nostro obiettivo non era la salvezza. La nostra prima intenzione era arrivare ai playoff. Abbiamo raggiunto la salvezza. Ce la prendiamo. Ma potevamo fare di più e dare di più. Contestazione dei tifosi? Mi dispiace perché ad Ascoli sto bene, ho dato tutto per fare il massimo. I tifosi sono liberi di esprimere quello che sentono. Anche noi siamo arrabbiati per il risultato.”
Prosegue: “Nel primo quarto d’ora non siamo mai partiti così male. Abbiamo perso una partita dove c’è poco da spiegare. Non è stato un approccio all’altezza. Di questo bisogna chiedere scusa. Sono contento per il gol di Ciabuschi. Lui è ascolano doc. Ho fatto giocare un po’ tutti i giocatori che hanno giocato meno durante la stagione. Ho cercato di dare spazio a tutti. Gagliardi, Bertini, Maiga Silvestri.”
Ascoli, Di Carlo: “Ho dato tutto me stesso”
Di Carlo ha poi continuato con delle considerazioni sulla stagione dell’Ascoli: “Per il bilancio della stagione è evidente che nessuno è stato bravo ad arrivare al primo obiettivo, che erano i playoff. Questa classifica non rispecchia il valore dell’Ascoli e per questo siamo delusi. Ad andare ai playoff ci abbiamo provato, poi però abbiamo dovuto puntare sulla salvezza. La squadra ha dato sempre il massimo impegno in tutte le partite. Tranne il primo quarto d’ora di oggi. Non abbiamo avuto quella forza e quella bravura necessaria e anche qualche decisione arbitrale, tra vis Pesaro, Gubbio e Torres, non ci ha permesso di arrivare all’obiettivo.”
E ancora: “Adesso è importante che si possa programmare un futuro per questa società e migliorare dove ci sono state delle difficoltà. Noi analizzeremo con squadra e società quello che è successo e ciò che non è andato. Guardiamo le cose positive e le cose negative. Si deve prendere il meglio di quello fatto e ripartire da qui. Io, da quando sono qua, ho dedicato il 100% delle mie energie, della mia passione e della mia competenza. Tutti i giorni abbiamo lavorato per arrivare ai playoff. La salvezza che abbiamo raggiunto non è scontata. Da quando sono tornato le cose potevano andare anche diversamente. La società non ci ha mai fatto mancare niente. Ci hanno dato il massimo supporto per raggiungere i nostri obiettivi, ma in una piazza come Ascoli si deve giocare per altro. Il mio futuro ad Ascoli? Vediamo, c’è tempo per riflettere. Aspettiamo un po’ di giorni o settimane e ne parlerò con la società. A ottobre avevo messo nel contratto il limite massimo di quinta posizione per far scattare il rinnovo.”

Ciabuschi: “Primo gol con questa maglia? Realizzo un sogno”
Anche l’attaccante bianconero ha rilasciato alcune dichiarazioni alla fine della partita. “Primo gol con la maglia dell’Ascoli? Segnare con questa maglia al Del Duca è il sogno di ogni ascolano. Volevo che questo gol potesse valere qualcosa in più. Non me lo sono goduto tanto, ma per me è stato bellissimo davanti a questi tifosi. Cosa ho provato a vestire la maglia dell’Ascoli? Io vengo dalla storica curva sud. Dal primo giorno ho detto che era un sogno indossare questa maglia”.
Si è poi espresso così sulla stagione appena conclusa e sul suo futuro. “Ogni sconfitta è pesata il triplo sulle mie spalle. Questa piazza non si merita una situazione del genere. La società non ci ha fatto mai mancare nulla. È giusto che la tifoseria contesti quando i risultati non arrivano. Ascoli è casa e in questi mesi mi sono sentito in dovere di dare qualcosa di più. Dovevo farlo per me, dovevo farlo per tutti gli ascolani. Purtroppo non è bastato quello che ho fatto. Il mio futuro? Ancora non so niente, è prematuro parlarne”.