Un argentino con l’Italia nel cuore: Ledesma, Ascoli è la tua occasione
Dalla sua Argentina all’Ascoli, nel mentre esperienze da calciatore con Lecce e Lazio. Poi la carriera da allenatore
L’Ascoli, retrocesso in Serie C dopo aver chiuso al terzultimo posto la Serie B 2023-24, non ha iniziato nel migliore dei modi il girone B di Serie C. La società ha deciso di cambiare rotta e dare una svolta alla sua stagione. Il pareggio contro il Carpi ha lasciato l’amaro in bocca, soprattutto dopo la precedente sconfitta casalinga contro la Lucchese.
Questi risultati hanno spinto la dirigenza a prendere una decisione significativa, volta a invertire la tendenza negativa e rilanciare le ambizioni del club. Esonerato Carrera e preso Cristian Daniel Ledesma.
Argentina, la terra dei campioni. Ledesma è cresciuto in una terra aspra e selvaggia come la Patagonia, più precisamente a Puerto Madryn. Un posto che ha contribuito a formare il suo carattere. Ci si arriva dopo 22 ore di autobus da Buenos Aires quando aveva appena 4 anni. Il padre Miguel aveva perso il lavoro e si era trasferito lì per fare l’agricoltore e dopo poco tempo la famiglia lo aveva raggiunto: 8 figli, moglie, madre e zio. Dodici sotto un tetto con una sola stanza e senza elettricità. L’unico rifugio per Ledesma? Il pallone.
La sua carriera calcistica parte proprio dall’Argentina, nelle giovanili del Boca Juniors ma è con l’Huracàn fino al trasferimento in Italia perchè viene notato dal direttore sportivo Pantaleo Carvino. Oltre 12 mila chilometri di distanza dalla sua terra si trova Lecce.
L’Italia e il mondo
Con i giallorossi inizia a farsi notare a livello internazionale. Cinque stagioni di altissimo livello, distinguendosi per la sua visione di gioco, la capacità di recuperare i palloni e l’abilità nei calci piazzati. 126 presenze e 4 gol. Numeri importanti che hanno attirato l’attenzione della Lazio.
Nel 2006 passa in biancoceleste diventando una bandiera e capitano nei nove anni trascorsi nella capitale, collezionando 316 presenze e vincendo due volte la Coppia Italia e una volta la Supercoppa. Durante il suo periodo alla Lazio ha scelto di acquisire anche la cittadinanza italiana e ha giocato una partita con la nazionale italiana nel 2010 sotto la guida di Cesare Prandelli, nel match amichevole contro la Romania. Prima di smettere di giocare, Ledesma passa dal Brasile con il Santos e dalla Grecia con il Panathinaikos prima di ritornare in Italia con la Ternana e concludere con il Pro Piacenza dopo una breve esperienza in Svizzera con il Lugano.
Dal centrocampo alla panchina, la nuova esperienza
Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, Cristian Ledesma ha intrapreso la carriera di allenatore, rimanendo legato al mondo del calcio. Il passaggio dalla carriera di calciatore a quella di allenatore è avvenuto in modo graduale. Cristian, ha infatti iniziato facendo esperienza in ambiti giovanili e dilettantistici. L’inizio con la LUISS, squadra della Libera università internazionale degli studi sociali “Guido Carli”. Nel 2021 guida la squadra della Pro Cisterna, un club dilettantistico del Lazio. Questo ruolo gli ha permesso di sviluppare le sue competenze nella gestione di una squadra, mettendo in pratica la sua visione del gioco e l’esperienza accumulata in anni di carriera, specialmente in Serie A.
Nel 2022 passa al Frosinone Under17, prima di passare l’anno seguente all’Ascoli, allenando la medesima categoria. Dopo solo 3 partite passa alla Primavera che guiderà per tutto il resto della stagione nella lotta per un posto nei playoff, ottenuto con il quinto posto in classifica. La sua esperienza come centrocampista lo ha reso particolarmente attendo all’equilibrio tra difesa e attacco, trasmettendo ai suoi giocatori l’importanza di una gestione attenta dei tempi di gioco e della disposizione in campo. Le sue capacità e le ambizioni lo hanno portato ad allenare la prima squadra dell’Ascoli dopo l’esonero di Carrera. Ledesma, questa è la tua occasione!