2024, un anno da Atalanta U23: la bellezza delle prime volte
Nel 2023 era nata, prima come idea e poi come creatura. Nel 2024 ha preso forma, ha assunto e costruito una sua identità.
È vero, ogni anno è o può essere di per sé unico. Ma se ci si pensa, per l’Atalanta U23 questo 2024 lo sarà un po’ di più. Il motivo? Più di uno. Sono stati i mesi in cui il mondo nerazzurro ha provato e vissuto le emozioni e le sfumature proprie delle prime volte.
Le prime volte portano con sé i dubbi e le incertezze legate a qualcosa di nuovo, l’esaltazione e l’adrenalina nel creare qualcosa dal nulla, la curiosità del come andrà, la passione nella progettazione e ideazione, l’affetto per una creatura che senti tua, sensazioni e immagini prima sconosciute.
Lo è stato nella scorsa stagione, prima in assoluto nella storia dell’Atalanta. Lo è stato all’inizio di quella in corso, prima in cui il mondo nerazzurro si è trovato a dover affrontare la necessità di dare continuità a qualcosa che era appena nato.
E se era difficile stupire al primo anno di vita, forse, ancora di più, lo era confermarsi. Perché l’Atalanta sta riuscendo ad andare oltre la “sola” sorpresa, dimostrandosi capace di dare continuità a quanto già fatto e, dove possibile, migliorarlo. Difficile, ancor di più in una realtà come quella delle seconde squadre che, per sua natura, è soggetta al cambiamento, talvolta radicale. Lo è forse un po’ di meno se alla base si hanno radici solide e profonde, sostenute dalla forza delle idee e da una filosofia chiara e strutturata. Lo è un po’ di meno se ti chiami Atalanta e nel tempo hai creato un sistema a tratti perfetto. Perché è nel tempo che si creano i grandi viaggi. Quello dell’U23 è appena cominciato. Ed è stato un inizio bellissimo.
2024, parte I
Un’idea nata nei mesi precedenti è diventata realtà nell’agosto del 2023. Un’idea che ha preso forma giorno dopo giorno. Un lavoro quotidiano con una prospettiva volta al futuro. È l’Atalanta. La crescita dei talenti, il rapporto con la prima squadra, la filosofia nerazzurra le basi su cui fondare questo nuovo percorso. “Un progetto importante per finalizzare il lavoro fatto nel settore giovanile in vista della prima squadra. Una realtà voluta con lungimiranza e convinzione dalla proprietà”, la presentazione del Direttore Sportivo Fabio Gatti.
E nella prima parte del 2024 sono arrivati i primi risultati della squadra di Modesto. Un girone di ritorno da protagonisti, 59 punti e quinto posto in campionato, primo turno della fase nazionale dei playoff e una propria identità di gioco. Chiara, propositiva, esaltante. E poi i giovani. Tanti quelli che hanno toccato con mano il mondo della prima squadra. Su tutti, Marco Palestra. Talenti.
2024, parte II
Difficile sorprendere, più difficile confermarsi. Per certi versi l’estete del 2024 è stata un secondo nuovo inizio. Da una parte, la sfida di ripetere quanto fatto; dall’altra, più calma e tempo per programmare la stagione. E la differenza si è vista. Quest’anno, ancor più dello scorso, l’Atalanta U23 ha rispecchiato e incarnato l’idea che vive dietro questo progetto. Una rosa che, rispetto a quella della stagione passata, è composta da ragazzi più giovani e con meno esperienza. Risultato? Basta guardare l’andata. Gioco, miglior attacco del girone, quarto posto e ancora tanti margini di crescita.
L’U23 è una nuova e nitida istantanea di quello che è l’Atalanta. Un sistema in cui tutti i suoi ingranaggi funzionano in armonia e con coerenza. Coerenza nei confronti degli altri e, soprattutto, di quelli che sono i principi e i valori su cui è stato costruito questo universo. E i risultati ne sono solo una logica conseguenza. Perché nulla è casuale. Non è casuale che una realtà come l’U23 risplenda in questo modo alla sua prima volta. Non è casuale che sia capace di ripetere quella luce anche la stagione successiva. Semplicemente, essere Atalanta.