Guida ai playoff: Atalanta U23, identità ed entusiasmo. La bellezza delle prime volte
Una prima volta. E che prima volta. Quella dell’Atalanta U23 è stata una stagione unica. Unica per diversi motivi. Partiamo da quello più immediato, le sue origini. Quella nerazzurra, è la squadra più giovane dell’intera Lega Pro. Basta tornare indietro di qualche mese. La storia della seconda squadra bergamasca nasce in estate. “Un progetto importante per finalizzare il lavoro fatto nel settore giovanile in vista della prima squadra. Una realtà voluta con lungimiranza e convinzione dalla proprietà”, ci raccontò il ds nerazzurro Fabio Gatti. E con la sua nascita si è portata in sé anche tutti i significati che colorano le prime volte. E unica per come questa stagione si è sviluppata e per il percorso fatto dai ragazzi di Modesto. Un anno da protagonisti con una qualificazione ai playoff raggiunta a diverse giornate dal termine del campionato. Ma, soprattutto, unico per ciò che questa squadra ha rappresentato nell’universo della Lega Pro. Per la capacità di distinguersi, per l’entusiasmo e il gioco, per avere una propria identità. Atalanta U23, la bellezza delle prime volte.
Prime volte
Già, le prime volte. Diverse dalle altre, per intensità, incertezze, entusiasmo. L’Atalanta U23 tra le vie di Zingonia è stata una creatura voluta, pensata e creata con dedizione e progettualità. La bellezza della novità, la speranza della sua riuscita, l’affacciarsi a qualcosa di nuovo e non conosciuto nella sua totalità. Speranze che, però, più facilmente si assumono i contorni e le forme della realtà se alla loro base trovano valori e prospettiva. Com’è stato il caso dei nerazzurri. Perché quella dell’U23 è stata un’idea che si è immessa in modo del tutto coerente in quelle che sono le strutture e la filosofia dell’Atalanta. Un club capace di progettare e creare basandosi sulla forza delle idee e sulla serietà e solidità del lavoro. Una realtà che ha sempre creduto nelle potenzialità di un settore giovanile, fatto di valori, educazione e investimenti. In questo percorso che l’Atalanta U23 è nata e si è sviluppata. Ed è per questo motivo che le prestazioni messe in campo e i playoff conquistati sono stati solo un risultato. Il disegno finale, in continua evoluzione, di un lavoro che affonda le sue radici nell’essenza nerazzurra.
Atalanta U23, spensieratezza e umiltà
I numeri non sono tutto, ma spesso dicono tanto. Quinto posto in classifica, 59 punti fatti e playoff conquistati. Non male per essere una prima volta. Ma dietro a quei numeri ci sono le prestazioni e una coerenza con quella che è la filosofia dell’Atalanta. Precise idee tattiche, la valorizzazione dei giovani, la ricerca del gioco e la volontà di essere attori attivi nelle partite e nella stagione. Una realtà dove i ragazzi “hanno la possibilità di confrontarsi con un campionato competitivo e importante a casa loro, dove sono cresciuti e si sentono padroni del proprio ruolo nel mondo nerazzurro”. Senso di appartenenza nei confronti di quella “casa” in cui sono cresciuti. Un’opportunità che si è rivelata essere anche un trampolino di lancio verso la prima squadra, come dimostrano gli esordi di diversi giocatori, come Bonfanti, Del Lungo, Palestra, Mendicino per citarne alcuni.