Gli idoli Xavi e Iniesta, il primo gol tra i pro e l’Estudiantes: la storia di Capomaggio
Personalità, intraprendenza e tempismo. Queste, solamente alcune delle caratteristiche che si aggiungono a un’importante intelligenza tattica e a un fisico roccioso di 190 centimetri. C come Cerignola, C come Capomaggio. Lui è una delle più piacevoli sorprese del calcio professionistico, nonché uno dei migliori della stagione della sua neopromossa e scoppiettante Audace. Un giocatore di cui ormai Michele Pazienza non può più fare a meno, capace di coniugare perfettamente sia la fase offensiva che quella difensiva. Calciatore navigato, con una importante carriera alle spalle nonostante l’età, Galo Capomaggio ha fatto innamorare in poco tempo i tifosi gialloblù e, nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno, si è regalato una gioia indimenticabile. Prima rete tra i professionisti, nella giornata di sabato 25 febbraio contro il Pescara, e i decibel dello stadio Monterisi che si sono alzati urlando a gran voce il suo nome.
Capomaggio, le giovanili dell’Estudiantes e la prima esperienza in Italia
Un inizio così positivo, a livello personale e di squadra, forse, non se lo aspettava neanche lui. Il Cerignola è ormai una realtà e Galo Capomaggio, ormai, ne è una colonna portante. Nato nel 1997 a La Plata, trova nel calcio subito la sua più grande passione e inizia a tirare i primi calci al pallone in quel di Buenos Aires. All’età di 4 anni entra infatti nelle giovanili di uno dei club più vincenti dell’Argentina, ovvero l’Estudiantes, dove vi resta fino a quando diventa maggiorenne, condividendo lo spogliatoio anche con un ex Serie A. Si tratta dell’ex Cremonese Santiago Ascacibar, con un passato tra le altre in Bundesliga con le maglie di Herta Berlino e Stoccarda. Ben 14 anni con i colori biancorossi addosso, fino alla seconda chiamata, quella del Defensores de Cambaceres in terza serie. Una parentesi però non indimenticabile che lo porta a prendere un’altra strada, per un destino probabilmente che era già scritto.
I suoi genitori sono argentini, i suoi nonni hanno invece origini italiane, precisamente di Cuneo. Ed è proprio l’Italia, il Paese che mette gli occhi su di lui e decide di dargli una chance. Un altro ex compagno di squadra di Capomaggio, ossia Juan Martinez, gli consiglia l’Italia e fa il suo nome alla Stilese. E’ la prima esperienza lontano da casa per il classe ’97, che lascia la sua Argentina per trasferirsi in un altro continente all’età di 21 anni. Nuove abitudini, nuova lingua, un’altra realtà, ma una tremenda voglia di mettersi in gioco. E’ dalla Calabria che Capomaggio decide di voltare pagina, in un paese, Stilo, di poco più di 2 mila abitanti. Non fu semplice per lui il primo impatto col calcio italiano, ma a poco a poco, Galo si ambienta e nella Promozione calabrese, nell’arco di due stagioni, si fa subito notare fornendo ottime prestazioni.
Capomaggio, l’Eccellenza calabrese, la Serie D col Fasano e quel destino forse già scritto a Cerignola
Oltre ad aver trovato feeling col calcio italiano, tutto sommato definito da lui simile per agonismo e voglia di giocare, Capomaggio lo trova in una ragazza che, in terra calabrese conosce, e con cui è fidanzato tuttora. L’attuale giocatore dell’Audace, che nel frattempo nel 2018 ottenne anche la cittadinanza italiana, viene notato da un’altra società del calcio dilettantistico. A Scalea, paesino distante circa 200 chilometri da Stilo, inizia infatti la sua seconda esperienza italiana. Col club calabrese vi gioca in Eccellenza e, nonostante l’annata caratterizzata dalla pandemia, riesce ad arrivare addirittura quasi in doppia cifra, crescendo quindi anche dal punto di vista realizzativo. Numeri non indifferenti, che lo portano ad avere addosso gli occhi del Fasano.
Capomaggio non fa rimpiangere le attese neanche in Puglia. Mette a referto 8 gol e 7 assist da centrocampista nel campionato di Serie D 2021/22. In biancazzurro, due piccoli scherzi del destino. L’italo argentino infatti, con la maglia del Fasano trova sia l’esordio, che una delle sue reti stagionali, contro l’Audace Cerignola. Debutta in D in quella che è ora la sua attuale casa, il Monterisi, perdendo per 3-1 sotto i colpi di Achik e Malcore, quest’ultimo autore di una doppietta. Il primo centro lo trova davanti ai suoi tifosi contro il Francavilla, mentre, nella 20^ giornata va a segno proprio contro gli ofantini. Finì 3-3 quel Fasano-Cerignola del 30 gennaio 2022, con Capomaggio che siglò il momentaneo 2-3 a 16 minuti dal termine.
Capomaggio, dalla prima esperienza in Serie C a Cerignola alla fiducia riposta da Michele Pazienza
Quella che diventò la sua prossima squadra, chiuse il campionato al primo posto con 88 punti e, 5 mesi più tardi, decise di puntare su di lui. Il 7 luglio Galo Capomaggio viene ingaggiato dall’Audace Cerignola e firma un contratto triennale fino al 2025. Un altro salto di categoria, precisamente il terzo consecutivo nel giro di soli 2 anni. “Era un obiettivo salire di categoria in categoria, guardando indietro, è stato bello perchè scalare di anno in anno non è semplice”. Queste le parole del giocatore gialloblù, che nel 2020 ha calcato l’ultimo campo in Promozione e nel 2022 invece, il primo in Serie C. Pazienza lo fa esordire al Mannucci di Pontedera, in occasione della prima giornata, contro il Monterosi. Un debutto per lui e per l’Audace non memorabile, visto il ko per 3-0. In quel match e nei successivi due contro Giugliano e Fidelis Andria, l’allenatore sanseverese lo schiera come play di centrocampo nel 4-3-3, con mezzali Tascone e Langella.
Da lì a poco però, l’ex giocatore di Juventus e Napoli lo scopre centrale di difesa nel 3-5-2 contro il Catanzaro, fermato 2-2 al Monterisi. Un ruolo non riproposto nelle partite seguenti, ma che diventa fisso per il classe ’97 a partire da una data precisa. Il 20 novembre si gioca allo Zaccheria contro il Foggia, un derby sentitissimo e vinto dall’Audace per 3-2 in rimonta. In occasione di quella partita, Pazienza lo rischiera centrale con capitan Allegrini e Blondett e, da quella volta in poi, non ne fa più a meno. Dopo la sfida vinta contro i rossoneri, Capomaggio non cambia mai più posizione, ad eccezione di tre gare. Quella di ritorno contro il Catanzaro dove partì dalla panchina, quella col Monopoli dove venne proposto solo nel primo tempo in mediana con Langella e, per forza di cose, contro il Crotone dove non scese in campo causa squalifica. Ligi-Capomaggio-Blondett è il terzetto di difesa ormai collaudato per Pazienza.
Capomaggio e la prima rete tra i professionisti: “All’ingresso in campo, dentro di me, mi aspettavo un pomeriggio del genere”
Galo Capomaggio non paga il prezzo dell’inesperienza tra i pro, così come non lo paga affatto la sua squadra nel corso del campionato. Temperamento, costanza, tecnica e professionalità. Solo alcuni degli ingredienti del roccioso e insostituibile numero 5 dei gialloblù che, il 25 febbraio ha segnato il suo primo gol tra i pro. Città tappezzata di striscioni e manifesti, una delle partite più importanti della stagione è alle porte. Al Monterisi arriva il Pescara e l’entusiasmo in casa Audace è alle stelle. Il terzo posto è messo nel mirino e se per il Cerignola è diventato cosa fattibile, è merito anche e soprattutto del suo difensore.
Minuto 23, punizione di Achik, palla nel cuore dell’area e stacco imperioso di Capomaggio che prende il tempo alla difesa abruzzese e sigla il suo primo centro in gialloblù, il giorno del suo compleanno, regalando il successo alla sua squadra. L’Audace vince di misura per 1-0 e si porta a 3 punti da una terza piazza a dir poco irraggiungibile fino a qualche tempo fa. “Un compleanno diverso, stavo cercando questo primo gol. E’ arrivato il giorno del mio compleanno ed è stata una gioia doppia. E’ stato tutto fantastico. All’ingresso in campo, dentro di me, mi aspettavo un pomeriggio del genere, avevo voglia di far gol e di vincere la partita”. Queste le parole di un Galo Capomaggio entusiasta per il suo primo gol arrivato in un giorno speciale.
Dall’ammirazione per la Serie A, agli idoli Xavi, Iniesta e Pirlo
Se Cerignola si è innamorata in poco tempo di Capomaggio, non si può dire il contrario da parte dello stesso giocatore, oltre che per la città, per il nostro campionato. L’italo argentino ha infatti un debole per la Serie A, l’ha sempre ammirata con attenzione, senza mai nascondere che il suo sogno nel cassetto è quello di arrivare a giocarvi un giorno. Ammirazione per la massima serie italiana, ed anche per alcuni giocatori in particolar modo. Galo Capomaggio non ha mai nascosto di avere come idoli e di ispirarsi a campioni del calibro di Xavi e Iniesta, svelando, come dai due ex blaugrana abbia provato ad imparare qualcosa, copiando le loro idee in campo.
Dando invece uno sguardo all’Italia, il classe ’97 non ha dubbi e fa il nome di Andrea Pirlo, giocatore definito elegante e di classe, soprattutto negli anni alla Juventus. Nomi sicuramente importanti e piedi educatissimi, quelli dei 3 sopracitati e ricordati da Capomaggio, divenuto ormai uno degli idoli della formazione pugliese. I tifosi del Cerignola lo hanno etichettato da tempo come uno dei migliori di quest’annata storica, per Pazienza è una pedina fondamentale nel suo scacchiere e Galo Capomaggio, non può che gongolare e godersi quest’affascinante momento. Una stagione, quella dell’italo argentino, che non sta passando affatto inosservata agli addetti ai lavori e ancora tutta da scrivere. Da qui al termine della stagione per il suo Cerignola e magari, chissà, anche per il futuro, in palcoscenici ancor più importanti del nostro calcio.
A cura di Antonio Palladino.