Cerignola, Di Toro: “Sconfitta meritata con la Juve Stabia. Asencio? L’accordo è saltato a causa di un’altra società”
A distanza di tre mesi mezzo è caduta l’imbattibilità in trasferta dell’Audace Cerignola in campionato. 4-0 il finale del Menti contro la capolista Juve Stabia, una sconfitta che non ammette repliche. Contro i campani qualche disattenzione difensiva di troppo si è venuta a verificare, oltre ad una importante difficoltà nel produrre azioni degne di note. A qualche giorno dal ko, è stato il ds gialloblù Elio Di Toro a metterci la faccia in conferenza. Il direttore del Cerignola ha parlato alla stampa soffermandosi sul momento della squadra e concentrandosi anche sul mercato invernale. Dalle trattative per Asencio e Silipo all’imminente futuro, passando per la cessione di D’Ausilio e le ambizioni del presidente Grieco. Questi solo alcuni dei tasti toccati dall’ex giocatore del Foggia.
Cerignola, Di Toro: “Per Silipo il presidente ha fatto uno sforzo notevole per cercare di prenderlo”
“Riguardo il calciomercato in entrata abbiamo in linea di massimo centrato tutto ciò che avevamo in mente. Ci siamo ritrovati negli ultimi tre giorni a dover prendere un portiere perché le condizioni di Krapikas e Fares non ci davano tranquillità. La società è stata vicina e attenta. Il colpo finale è mancato, ma purtroppo non è stata nostra responsabilità se qualcuno è andato storto. Qualcuno ha commesso un errore, ma per rispetto siamo a raccogliere le briciole. Per Asencio avevamo già un accordo, ma c’è stato un errore da parte di una società e ne stiamo pagando le conseguenze. Anche per Silipo l’accordo c’era con il Monterosi, poi la trattativa è saltata per una decisione degli agenti. Ma il presidente ha fatto uno sforzo notevole per cercare di prenderlo. In questo mercato di gennaio ci son stati vari sondaggi, ma io sono abituato a volere ciò che voglio. Se individuo in un profilo un valore, cerco di prenderlo. Bisogna però considerare vari aspetti, quali la volontà dei club e del giocatore ed anche le situazioni economiche da affrontare”.
“Già dopo Natale era iniziata la telenovela D’Ausilio, ma ero stato abbastanza tassativo. Cioè, non l’avrei dato, a meno di una proposta economica che la società reputasse congrua per il valore del giocatore. L’avevamo tolto dal mercato, poi il ragazzo è venuto da noi, ha espresso l’idea di voler andare via ed è stata una sua scelta. Nessuno viene trattenuto controvoglia e ha deciso che il progetto di un’altra società fosse migliore. Sconfitta del Menti? Quello di Castellammare è stato un ko meritatissimo. Non ci sono scusanti, ci assumiamo le nostre responsabilità ma mi fa rabbia perché probabilmente noi siamo mancati. Voglio perdere, ma perdere col sangue agli occhi. Non va bene quando sacrificio, sudare e voglia di lottare vengono a mancare. Dobbiamo lavorare sotto quest’aspetto perché questa squadra ha dimostrato di avere dei valori, ma non continuamente. Noi siamo partiti con un progetto nuovo quest’anno, non ho mai voluto parlare di alzare l’asticella, ma di alzare il lavoro professionale e mentale di questo percorso. L’anno scorso eravamo animati da entusiasmo perché lottavamo e perché il tutto era una novità. Dopo le novità però ci vogliono le conferme. Per confermarsi ci vuole la mentalità, nonché quella che noi stiamo costruendo. A Castellammare di Stabia siamo andati con una sorta di presunzione di volercela giocare in una certa maniera, ma non dobbiamo mai perdere l’umiltà”. Ha continuato così Di Toro.
Di Toro: “Per il futuro bisogna sedersi e parlare, sia per quanto riguarda me che per la direzione che vuol prendere la società”
“Dal punto di vista dei numeri secondo me stiamo facendo il campionato che dovevamo fare. La nostra è una società ambiziosa, ma l’ambizione di voler fare cose straordinarie a volte però gioca un brutto scherzo. Io sono sempre abbastanza realista e il realismo mi porta a vivere bene il presente. Il presidente è una persona che ha voglia di vincere sempre. Dopo la sconfitta con la Juve Stabia è rimasto rammaricato, ci sta perdere con una signora squadra ma non in quella maniera. Lui non vuole mai perdere e, anche se avessimo dato tutto, sarebbe comunque rimasto male. Ma perché fa parte del suo dna. Nell’analisi però lui è sempre molto lucido e ciò che significa che è un presidente molto lucido che sa fare analisi molto approfondite”.
“Rinnovi? Noi abbiamo iniziato una politica per cercare di dare continuità al progetto con alcuni giocatori. Con altri valuteremo tra qualche mese. Per quanto mi riguarda, il 2 febbraio è iniziato per me già il futuro. Un futuro in cui bisogna sedersi un attimo, parlare col presidente per bene e capire cosa si vuol fare. Sia per quanto riguarda la mia persona e soprattutto per ciò che riguarda la direzione che vuol prendere la società per la prossima stagione”.