Derby, calore e passione: quando Totò fu presidente del Cerignola in un film
La diciottesima giornata di Serie C è alle porte ed è tutto pronto per il derby pugliese. Sarà Audace Cerignola-Foggia, e già questo basterebbe per farvi immaginare, se non lo avete già vissuto in prima persona, lo spettacolo che si vivrà tra campo e spalti. Le due formazioni non stanno vivendo un buon momento. La squadra di Tisci ha collezionato 3 punti nelle ultime 4 giornate di campionato e l’ultima vittoria risale al 12 novembre contro il Catania. Anche il Foggia, però, è chiamato ad un cambio di rotta. La squadra di patron Canonico dopo un buon avvio di stagione ha subito una battuta d’arresto che è costata la panchina a Mirko Cudini dopo il pareggio contro il Potenza nell’ultimo turno di campionato.
Totò, il Foggia e il Cerignola insieme: era il 1958…
Corsi e ricorsi storici. Ma dando uno sguardo agli archivi cinematografici ( sì, avete capito bene ) ci si imbatte in una “particolarità”. Sapevate che Foggia e Cerignola si sono “incrociate” anche in un film? Se la risposta è no, proveremo noi a spiegarvi il tutto e perché questa pellicola, all’epoca poco acclamata dalla critica, resta ancora nel cuore del popolo cerignolano. Siamo nel 1958 quando per la prima volta viene distribuito Totò gambe d’oro, film che narra delle vicende della realtà di provincia del Cerignola, prossimo alla promozione in C, la cui serenità interna allo spogliatoio viene messa in dubbio dalle vicende di calciomercato. Il presidente Luigi Fontana ( interpretato da Totò ), avaro e poco interessato alla sua squadra, accetta la proposta di un club di A di acquistare i due gioielli Franco e Aldo, scaturendo l’ira di Armando, allenatore del Cerignola. La svolta arriva quando la Nazionale italiana di calcio scende in campo per una sgambata proprio contro i pugliesi, con questi ultimi che in modo clamoroso riescono a battere gli azzurri ( 2-1 il risultato finale per gli amanti delle statistiche ). Al termine del match, Totò capisce di non poter distruggere il progetto che ha creato, rinunciando alla cessione dei due giocatori riportando armonia all’interno dello spogliatoio.
Quando lo Zaccheria e il Monterisi divennero un set cinematografico
Profetico verrebbe da pensare. Perché non sempre la realtà supera la fantasia, ma ha semplicemente tempistiche diverse: e infatti, oltre 70 anni prima, in Gambe d’oro si preannuncia quella che sarebbe stata la promozione in C del Cerignola. Per l’occasione, e per via di un budget non di primissimo livello, gli stadi Monterisi e Zaccheria assunsero le sembianze di set cinematografici.
Senza figuranti, sarebbero costati troppo pensarono gli sceneggiatori, ma con il calore del tifo che, guardando i 99 minuti di film, viene comunque percepito al di là dello schermo. Una delle primissime pellicole di cifra calcistica, alla quale seguiranno poi film che, in base ai gusti e al pensiero personale, hanno comunque fatto la storia del cinema italiano.
Da L’allenatore nel pallone a Idoli controluce: Gambe d’oro “l’apripista”
Come detto, Gambe d’oro fa da apripista a un genere di film fortemente improntato sul tema calcistico. La cinematografia italiana, dal 58 in poi, regalerà diverse trame per i calciofili: da L’allenatore nel pallone, con un Lino Banfi alle prese con la salvezza della sua Longobarda, a Il presidente del Borgorosso Football Club, in cui Alberto Sordi scopre un interesse verso il calcio mai provato prima. E poi Idoli controluce e Che vitaccia, episodio tratto dai “Mostri”. Oggi, l’allenatore del Cerignola non è Armando, come nella trama del film di Totò, ma Ivan Tisci. Lo Zaccheria e il Monterisi sono cambiati nel corso del tempo, ma la passione delle due tifoserie è rimasta immutata. Il derby pugliese valido per la diciottesima giornata di Serie C sarà una sfida ricca di fascino: e chissà che qualcuno non decida poi di farci un film…