Sono le 16.29 del 20 novembre 2022 e in casa Audace Cerignola si è scritta la storia. Allo Zaccheria, la squadra gialloblu ha vinto il primo derby nel calcio professionistico contro il Foggia. Una vittoria che mai era arrivata in quello stadio. Una partita attesa da tanto, troppo tempo da parte dei tifosi del Cerignola. Una domenica che rimarrà per sempre impressa nelle loro menti. Questo, per tutta Cerignola, era è sarà per sempre un derby molto sentito. Cinquantottomila abitanti che stanno vivendo un sogno perché questo successo, rispetto agli altri 4 arrivati in stagione, ha un sapore diverso.
In uno Zaccheria a porte chiuse per disposizione della Prefettura, l’Audace Cerignola ha fatto suo il derby di Capitanata aggiudicandoselo in una maniera a dir poco impensabile. La gara sembrava essere infatti in discesa per il Foggia che si era portato sul doppio vantaggio grazie ai gol di Costa e Peralta al 17′ e al 52′. Due reti che sembravano indirizzare il derby in favore dei rossoneri. La seconda rete degli uomini di Gallo, arrivata dopo 7 minuti della ripresa, poteva tagliare le gambe al Cerignola, ma non è stato affatto così.
Nel giro di 23 minuti, la squadra di Pazienza prima ha accorciato le distanze, poi l’ha ripresa, infine l’ha ribaltata. La storia del derby è cambiata così allo Zaccheria. La rimonta è stata completata con le firme di Russo, Malcore e Neglia. All’81’, Achik ha trovato un corridoio perfetto verso l’ex Reggiana che ha tagliato tra Leo e Di Pasquale, mettendola sotto le gambe di Nobile per la rete che è valsa il sorpasso. L’uomo derby è stato lui, Samuele Neglia. Mise il sigillo già in un altro derby, ad Andria contro la Fidelis, ora a distanza di 2 mesi ha lasciato il segno anche a Foggia.
“Ho chiesto ai ragazzi di crederci perché avremmo potuto vincerla. Nonostante il doppio svantaggio, hanno giocato con coraggio e con l’energia di ribaltarla“ ha raccontato Michele Pazienza nel post gara. Il destino ha voluto che fosse proprio lui, grande ex rossonero, ora allenatore del Cerignola, a metter fine al tabù del Cerignola allo Zaccheria. Perché lì l’Audace aveva sempre perso nella sua storia 6 volte su 6. Per Cerignola questa vittoria rimarrà per sempre indelebile. Si è fatto tanto per arrivare sin qui, in una Serie C che mancava da 85 lunghissimi anni, un sogno coronato aritmeticamente lo scorso aprile. Sette mesi dopo è arrivata la vittoria contro il Foggia.
Il derby è la classica partita che ogni tifoso cerchia sul calendario. Una gara attesa, sentita, e che è stata vissuta per tutta la settimana con l’adrenalina a mille, oltre che con tanto orgoglio. Tanti sostenitori hanno fatto sentire il proprio supporto recandosi allo stadio durante gli allenamenti in vista della partita. In molti, hanno evidenziato l’importanza di questa gara speciale per la città. Un qualcosa di unico perché tantissimi supporter prima di questa stagione mai avevano visto la propria squadra in Serie C. L’ultimo incrocio contro il Foggia risaliva al campionato di Serie D 2019/2020.
Un supporto che non è mancato neanche quando i giocatori sono tornati dalla trasferta di Foggia. L’accoglienza è stata incredibile, in tanti erano già presenti davanti lo stadio poco dopo il triplice fischio. Alle 18:15 è arrivato il pullman della squadra al Monterisi. Centinaia di tifosi hanno accolto i propri beniamini con bandiere, sciarpe e fumogeni. Non poteva mancare, infine, il coro che ha accompagnato il Cerignola nella sua cavalcata dalla Serie D alla C e che viene cantato in ogni match casalingo: “Dall dall crgnul’n, dall dall crgnul’n, tott quant amma cantè ca stu stadj o sckuffulè e u Crgnol o’nghianè”. Tradotto, “Dai dai cerignolani, dai dai cerignolani, tutti quanti dobbiamo cantare, che questo stadio deve cadere e il Cerignola deve salire”.
Nato anni fa, quando l’Audace militava in altre categorie, questo coro rimbomba ancora tuttora in Lega Pro. Chi c’era già in quegli anni era l’attuale presidente Grieco, che ha preso le redini della società partendo dalla Prima Categoria. Proprio a fine ottobre, il patron ha rilasciato parole molto importanti in occasione della presentazione di un libro sulla storia dell’Audace Cerignola. “L’obiettivo è la salvezza, ma voglio scrivere un altro pezzo di storia del club”. Una frase emblematica che ha fatto e fa sognare la piazza. Intanto, Cerignola si gode il momento, perché un pezzo di storia è stato già scritto domenica 20 novembre allo Zaccheria. Chissà che non possano arrivarne altri, come manifestato ad alta voce dallo stesso presidente.
A cura di Antonio Palladino
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