A 64 giorni dall’ultima volta riecco Giancarlo Malcore. L’attaccante dell’Audace Cerignola è tornato al gol e per farlo ha scelto un’occasione tutt’altro che banale: piattone destro aperto, pallone che termina la sua corsa sotto l’incrocio dei pali e 1-0 sul Catania che è valso il ritorno alla vittoria dopo tre turni di astinenza (ko contro Avellino e Casertana, pareggio in rimonta a Monopoli) per la squadra allenata da Ivan Tisci.
Il suo digiuno aveva fatto rumore. Ben 10 partite senza segnare. Un filotto mai così lungo da quando Malcore è arrivato a Cerignola a ottobre del 2020. Da allora di gol in gialloblù ne ha segnati 66 in 116 partite, 15 dei quali l’anno scorso al ritorno dell’Audace tra i professionisti. Anche la stagione 2023/24 era partita parlando l’unico linguaggio che l’attaccante cresciuto nel Lecce conosce: il gol. Doppietta al Messina all’esordio, rete su rigore al Sorrento nel secondo turno di campionato. Malcore aveva conosciuto anche la panchina contro Monterosi e Avellino e a Monopoli aveva saltato il derby per un problema muscolare. Quel destro vincente contro il Catania e quell’esultanza guardando negli occhi la Curva Sud, sede del tifo più caldo del Cerignola, hanno mandato un messaggio a tutti: Malcore ricorda ancora bene come si fa gol. E ora non vuole più fermarsi.
Con quella potenza in area avversaria e quel capello biondo qualcuno ci ha già scherzato su: “l’Haaland della C è tornato”. Il paragone con Erling Braut, centravanti del Manchester City, fa sorridere anche il diretto interessato. «Possiamo basarlo solo su un fattore estetico, non andiamo oltre» scherzava Malcore qualche mese fa ai microfoni de LaCasadiC.com (CLICCA QUI PER L’INTERVISTA). Mantra di chi in Puglia ha dato anche un netto taglio al passato. Quello che nell’estate 2017 aveva condotto Giancarlo, fresco di stagione da 13 reti in Serie D con la maglia del Manfredonia, in B con il Carpi. Sliding door della carriera? I gol a Napoli e Chievo nelle amichevoli estive, seguite dai cinque centri in campionato in Emilia e dal trasferimento al Cittadella, lo lasciano pensare. Il seguito, con il ritorno in D alla Pergolettese, ha disatteso le aspettative. «Perché non sono rimasto in B? Mi sono stancato di pensare al passato – la convinzione dell’attaccante – Sono grato per il fatto di aver giocato in B e lì ho dimostrato di poterci giocare. Resto l’unico giocatore nella storia del Carpi ad aver segnato una tripletta nella categoria». A 30 anni da compiere il prossimo 26 dicembre, tornare nella categoria non è utopia.
Di triplette memorabili in carriera Giancarlo ne ha segnate diverse: a Cerignola ricordano bene quella della scorsa stagione nel derby vinto per 4-2 sul Foggia. “Guardare avanti” è il suo motto. A contare è il presente, fatto dell’amore dei tifosi e del gol ritrovato. Un feeling suggellato anche del rinnovo del contratto fino al 2025. Giancarlo è tornato Re. Anzi Malco-Re.
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