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I segreti e i numeri da record del Cerignola: la piazza continua a sognare ad occhi aperti

Esultanza Audace Cerignola

Esultanza Audace Cerignola - credit: Audace Cerignola

La squadra gialloblù prosegue la sua marcia in modo indisturbato: 7 vittorie di fila e 60 punti conquistati dopo 29 turni.

Da diversi anni, lo storico brano “I giardini di marzo” di Lucio Battisti accompagna i post gara dell’Audace Cerignola e viene intonato a gran voce da tutto lo stadio Monterisi, quello stesso terzo mese dell’anno che, chissà, da qui a poco potrebbe rivelarsi cruciale e giocare un ruolo decisivo per le ambizioni di classifica dello stesso club.

Un club partito da lontano, con un progetto ambizioso, serio, professionale e lungimirante, con a capo il presidente Nicola Grieco ed un’intera società e dirigenza a far da collante. Tutti, nessuno escluso, intenzionati a remare verso un unico obiettivo: rendere orgoglioso un intero popolo e portare la squadra più in alto possibile. D’altronde, sognare non costa nulla.

Lo disse proprio lo stesso patron gialloblù anni fa: “Voglio scrivere nuove pagine di storia”. Certo, il cosiddetto nero su bianco ancora non c’è su una “nuova pagina” di un libro già di per sé storico scritto finora, ma è impossibile dire che non si è proiettati verso la giusta direzione al momento.

Dopo 29 giornate di campionato, l’Audace Cerignola è prima in classifica in solitaria e non ha alcuna intenzione di fermarsi, anche perché guardando lo specchietto retrovisore c’è un avversario storico quale l’Avellino che insegue imperterrito. Sono 60 i punti conquistati sin qui da parte degli uomini di Giuseppe Raffaele che, da quella sera del 10 febbraio a Caserta, la vetta non l’hanno mai più lasciata.

Audace, un rendimento di assoluto rilievo

17 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte. Questo il ruolino di marcia dell’Audace Cerignola nel girone C di Serie C, per una stagione entusiasmante, di assoluto livello e a dir poco perfetta. È una squadra, quella guidata da Raffaele, che non sembra non sentire affatto la pressione delle inseguitrici, anzi. Quest’Audace cresce sempre più di partita in partita, continuando a raccogliere i frutti di una grandiosa progettualità partita dal dilettantismo, dove è impossibile non citare anche e soprattutto il direttore sportivo Elio Di Toro, vero e proprio scopritore di talenti, che è ormai in pianta stabile a Cerignola da 6 anni. Da Dorval ad Achik, passando per i vari Tascone, Capomaggio e D’Ausilio. Questi solamente alcuni dei talenti scoperti e portati in riva all’Ofanto.

Chi si trova invece in Puglia da esattamente un anno, al contrario, è l’allenatore Giuseppe Raffaele che è riuscito a dare una certa identità, filosofia e impronta tattica alla sua squadra. Un instancabile professionista che si è ormai preso la scena da diverso tempo a questa parte con il suo credo tattico, il 3-5-2, coniugando al meglio la fase offensiva ed anche quella difensiva, trasmettendo al contempo cattiveria, mentalità, solidità e tranquillità ai suoi giocatori. Le 7 vittorie consecutive non sono e non possono essere un caso, così come la striscia di risultati utili di fila che va avanti da 15 partite, per la precisione dal 18 novembre scorso contro il Monopoli. Da quel derby del Veneziani sono state inanellati ben 10 successi e 5 pareggi, per un totale di 35 punti. Numeri impressionanti, che sono valsi e valgono il primato.

giocatori Audace Cerignola
squadra Audace Cerignola – credit: Audace Cerignola

Modulo, interpreti e modo di giocare del team di Raffaele

Sono tante le caratteristiche di quest’Audace Cerignola che viaggia ormai a ritmi spediti e continua a far sognare un’intera piazza, giocando anche un bel calcio. Manovra, aggressione in avanti, pressing asfissiante e l’intenzione di creare superiorità numerica: questi alcuni degli ingredienti alla base della ricetta a tinte gialloblù. Il 3-5-2, come detto, è il modulo collaudato dei pugliesi, che si presentano solitamente con il terzetto difensivo Romano-Martinelli-Visentin a protezione del portiere Greco (in alternanza a volte con Saracco). Le chiavi della mediana sono affidate a Capomaggio, mentre ad agire come mezze ali ci sono Tascone e, attualmente, Bianchini a seguito del grave infortunio rimediato da Paolucci. Una certa abbondanza vi è poi sugli esterni, dove Raffaele può disporre dei vari Coccia, Volpe, Achik e Russo.

I primi due, in particolar modo, son stati i prescelti dal 1′ nelle ultime gare, ma il marocchino ed il giocatore campano hanno rappresentato e rappresentano senza ombra di dubbio armi importanti a gara in corso. Infine, l’attacco, dove è intoccabile il miglior marcatore della squadra Salvemini (14 gol), affiancato da D’Andrea. Una rosa profonda, dunque, che ha anche validissime alternative e che permette all’allenatore Raffaele di sfogliare la propria margherita a suo piacimento. L’ex Potenza può disporre infatti anche dei difensori Gonnelli e Ligi, dei centrocampisti Sainz-Maza, McJannet e Nicolao, oltre che degli attaccanti Santarcangelo e Cuppone, tornato tra i convocati lo scorso weekend dopo l’infortunio al crociato.