Pescara, Auteri: “Stiamo facendo tutti delle figure di m***a. Sono deluso e chiedo scusa”
Deluso e amareggiato. Questo è lo stato d’animo di Auteri, allenatore del Pescara, al termine del pareggio per 1-1 contro il Teramo. Al gol di Ferrari ha risposto la rete di Bernardotto; dopo il ko contro il Cesena dunque arriva un altro risultato agrodolce per il club, attualmente quinto nella classifica del Girone B di Serie C. Sono 21 i punti conquistati finora dal Pescara che in casa ha un bilancio di 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.
Panchina a rischio?
Nonostante il risultato comunque al momento Auteri non è a rischio. Il presidente Sebastiani infatti sembra intenzionato a voler andare avanti con l’allenatore, nonostante le voci circolate nelle ultime ore su un possibile cambio. Non ci sono segnali di esonero e dalla società filtra la volontà di rinnovare la fiducia ad Auteri.
Auteri: “Dobbiamo pedalare. Non mi va di perdere credibilità”
“Se parlassimo ora di primo posto saremmo poco credibili. Non mi sottraggo alle responsabilità, sono il primo a capire che abbiamo qualche difficoltà. Questa partita è stata anomala, chi è entrato non si è calato nella realtà della gara e abbiamo subito il pareggio su un nostro errore”. Questo un primo commento di Auteri in conferenza stampa al termine del match.
“Dobbiamo pedalare, io sono fortemente deluso e chiedo scusa a tutti: non mollo, è poco ma sicuro. Non è il momento nemmeno di attaccarci all’arbitro, che ha fatto una grandissima gara. Siamo noi che abbiamo sbagliato l’atteggiamento, andiamo alla ricerca di gesti tecnici sciocchi come i colpi di tacco e perdiamo la palla quando invece dovremmo essere solidi e concreti. Nel secondo tempo non siamo riusciti a chiuderla nonostante tante palle gol“.
Infine, sui fischi del pubblico al termine della gara, Auteri ha dichiarato: “Abbiamo tirato trenta volte in porta, ma siamo stati poco precisi. Faccio mea culpa, non mi nascondo dietro a nulla: stiamo facendo tutti delle figure di m***a, non mi va di perdere credibilità. Dobbiamo sistemare delle cose. Se non si chiudono le partite può succedere quello che è successo oggi“.