Avellino-Bari in numeri. Intanto attimi di tensione davanti all’albergo
Il big match di giornata nel girone C, è sicuramente la gara tra Avellino e Bari. Monday night al Partenio, in uno scontro che può valere tantissimo per entrambe le formazioni. La squadra allenata da Mignani può allungare in classifica e ottenere la quarta vittoria consecutiva, di contro un Avellino che non perde dallo scorso 3 ottobre contro il Monterosi. 36 i punti del Bari, capolista in solitaria del girone C. 27 quelli della squadra allenata da Braglia. Quest’ultimo ulla graticola appunto dopo la sconfitta sul campo del Monterosi due mesi fa. L’ex Catanzaro ha saputo poi far rialzare i suoi a suon di ottime prestazioni e una striscia di otto risultati utili consecutivi.
I numeri della sfida
Dall’ultima sconfitta dell’Avellino, le due squadre hanno ottenuto praticamente gli stessi punti: 19 per il Bari, mentre 18 quelli della squadra allenata da Piero Braglia. Un rendimento praticamente identico, con le due formazioni che viaggiano allo stesso ritmo. La sfida è andata in scena per ben 19 volte e in tutti i quattro campionati principali italiani. Negli ultimi 18 anni, soltanto due le vittorie esterne del Bari ed entrambe per 1-2 ed entrambe in Serie B. La prima il 23 novembre del 2003, mentre la più recente risale al 2 aprile del 2018 sempre con lo stesso punteggio. Unico precedente nella massima serie, risalente al 15 dicembre 1985, con la gara che terminò per 0-0.
Corsi e ricorsi storici anche tra le due squadre, con il grande ex di turno Maniero che 5 anni fa realizzò nella gara un gol fantastico in rovesciata con la maglia dei galletti. Nella scorsa stagione il match terminò 1-0 per gli irpini, grazie alla rete di Fella, la giornata successiva infatti sarà quella dell’esonero per Massimo Carrera.
Attimi di paura nella serata di domenica davanti l’hotel che ospita il Bari. Brutto episodio alla vigilia: intorno alle ore 23 sono stati fatti esplodere dei petardi nei pressi della struttura del ritiro pre partita dei biancorossi. L’atto era probabilmente volto a disturbare la serenità del gruppo allenato da Mignani. Nessun coinvolgimento per nessun componente della squadra.
A cura di Francesco Marra Cutrupi.