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Avellino, esordio da allenatore per Biancolino

Stadio Partenio Lombardi di Avellino copertina

La coreografia della curva dell'Avellino

Dopo la bruttissima partenza in campionato e l’esonero di Pazienza, l’Avellino prova a risalire la china: panchina affiata a Biancolino

L’Avellino ha il suo nuovo allenatore. Dopo le vicissitudini che hanno accompagnato la piazza campana nelle ultime ore: dalla contestazione dopo la sconfitta casalinga contro il Latina, fino agli esoneri di Pazienza e buona parte della dirigenza, Raffaele Biancolino è stato nominato ad interim nuovo allenatore dei biancoverdi.

Troppo poco Avellino nel match del Paternio: ai nerazzurri è bastato l’1-0 dopo appena 28 minuti per congelare il risultato fino al triplice fischio. Poca reazione e prestazione da parte degli uomini di Michele Pazienza, la cui panchina è saltata qualche ora dopo.

Quello contro il Latina, però, è stato solamente l’ultimo di una lunga serie di tasselli negativi che hanno portato all’esonero dell’allenatore pugliese. Perché, arrivati a fine settembre, una squadra che punta alla promozione non può aver fatto ancora 0 vittorie in campionato.

L’ex attaccante si prepara così al suo ritorno in prima squadra e al suo esordio assoluto come allenatore tra i professionisti, dopo la brevissima parentesi nel 2021-22. A lui l’arduo compito di ridare entusiasmo a un ambiente più che mai in difficoltà.

Biancolino, esordio da allenatore

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo solamente 3 stagioni fa, Raffaele Biancolino ha subito sposato il mestiere dell’allenatore trovando ancora una volta nell’Avellino la società più disposta a credere in lui. Nell’ottobre del 2022 è già subentrato ad interim sulla panchina della prima squadra, sostituendo Taurino per una sola partita, prima della nomina di Rastelli.

Dopo essere tornato ad allenare la Primavera dei campani, il recente esonero di Michele Pazienza gli ha spalancato nuovamente i cancelli del Paternio, stavolta per puntare a restarci più a lungo. In una sua intervista a La Casa di C ha spiegato di volere una squadra che Sappia giocare la palla come se fosse in giacca e cravatta e diventare cattiva nel recuperarla dagli avversari” e chissà che il 3-5-2, tanto impiegato finora con la Primavera, non possa tornare ad essere un’opzione per l’Avellino che verrà.

Avellino Patierno esultanza
Patierno, Crediti Franco Luciano, www.lacasadic.com

Avellino, ora devi tornare in alto

La stagione dell’Avellino, probabilmente, non poteva iniziare peggio. La squadra, almeno in queste prime uscite di campionato, ha dimostrato di non essere neanche la lontana parente di quella che ha chiuso al 2° posto la scorsa stagione. L’attuale classifica parla chiaro, con 3 punti in 5 partite e ancora zero vittorie per i biancoverdi.

Toccherà ora a Biancolino ridare fiducia a un ambiente e a una piazza che conosce benissimo. Prossimo impegno già tra poche ore, martedì 24 settembre, nella trasferta contro la Turris. Difficile immaginare stravolgimenti tecnici considerato il poco tempo a disposizione del nuovo allenatore, ma tornare a vedere un Avellino grintoso e voglioso di giocare a calcio sarebbe già un grandissimo risultato.