Avellino in B, l’emozione di Biancolino: “Ci abbiamo creduto dal primo giorno”

L'allenatore dell'Avellino, Raffaele Biancolino, in conferenza stampa. - Crediti foto: www.lacasadic.com
Le parole di Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, al termine della vittoria contro il Sorrento, che ufficializza la promozione in B dei biancoverdi.
L’Avellino è tornato in Serie B. Se ciò è accaduto, il merito è soprattutto di Raffaele Biancolino. Quando è subentrato a Pazienza, l’Avellino aveva racimolato appena tre punti in cinque giornate e sembrava condannato alla lotta salvezza. Con la vittoria di oggi al Viviani di Potenza contro il Sorrento, la squadra di Biancolino si laurea campione del girone C di Serie C con una giornata d’anticipo.
Al fischio finale, un turbinio di pensieri ha travolto l’allenatore biancoverde, che si è emozionato davanti ai giornalisti: “Il braccialetto che ho? La Madonna di Montevergine, la sento, ci parlo tutti i giorni. È una fede che mi porta da lontano, è sempre con me. Papà? Ci parlo (in lacrime, ndr), gli avevo promesso questa vittoria. Il mio desiderio era di avere questa panchina, lui ha sempre detto ‘vedrai che ci arrivi’, ma purtroppo non è con noi. È giusto festeggiare anche con lui che non c’è più“.
Questa è la quinta promozione in carriera di Biancolino con questi colori: “Negli ultimi anni sto scrivendo pagine importanti con questa maglia. Da allenatore, nonostante la poca esperienza, ne ho vinti due. Io vivo ad Avellino, la delusione quando sono arrivato era immensa e sentivo di dover fare di tutto per fare questa gioia. Anche verso la famiglia D’Agostino, che ha investito tanto all’inizio e non era stato un periodo facile. È una vittoria di tutti, anche di quelli che mi hanno criticato: è giusto, basta che adesso stiano bene anche loro e che festeggino“.
Sulla meravigliosa scalata dell’Avellino: “Il campionato è stato straordinario, io sono entrato alla sesta di campionato ed è stata una rincorsa enorme. Il distacco era tanto ma con tutta la squadra e la società ci abbiamo creduto fin dal primo giorno, ma ad oggi più bravi di noi non ne abbiamo visti. Siamo stati una squadra che c’è stata sempre, partita dopo partita. Un aneddoto: dissi a un tesserato dell’Avellino, senza mancare di rispetto a nessuno, mi chiese come fosse questa squadra ‘È una buona squadra, ma non vince perché devo prenderla io“.
Avellino, Biancolino: “A Cerignola abbiamo capito di poter vincere il campionato”
Mai arrendersi, questa è la filosofia di Raffaele Biancolino: “Il mio primo obiettivo quando sono arrivato era quello di riunire la squadra e questa piazza. Dal primo giorno ho cercato assieme allo staff di trasmettere quello che sentivo, sapevo che saremmo potuti arrivare lontano e dovevamo provarci fino alla fine.
Dove ho visto la squadra in grado di vincere il campionato? A Cerignola, lì ho visto la squadra che aveva fame e aveva voglia. Sono uscito con un sorriso ancora più grande del risultato in sé: questa squadra poteva realizzare il sogno di tutti e l’abbiamo fatto“.

I prossimi impegni dell’Avellino
Dopo questa serata magica, un’altra festa promozione attende la squadra di Biancolino: quella del “Partenio-Lombardi“, sabato prossimo, contro il Team Altamura, a cui poi seguirà una grande festa per le vie della città.
Nonostante la vittoria del campionato, Biancolino vuole chiudere in bellezza: “Abbiamo tempo, c’è un’altra partita che dobbiamo fare bene. Voglio fare record su record, come ho fatto per la primavera. Uniti si vince e così è stato, anche chi non credeva in noi“.