Avellino, Braglia: “A Monopoli servono i fatti”
Mattinata di conferenza stampa per l’Avellino di mister Braglia. Il tecnico toscano, in collegamento su zoom dopo la positività al coronavirus del diesse Salvatore Di Somma, ha fatto il punto sulla squadra in vista della difficile trasferta di Monopoli: “La squadra ha risposto per come mi aspettavo. Hanno svolto due ottimi allenamenti, ora però dobbiamo vedere come si comporteranno in campo lunedì sera. La figuraccia di mercoledì pomeriggio è stata brutta, a partire dall’atteggiamento. Rivedendo le situazioni la squadra ha riconosciuto cosa non ha funzionato finora. Io sono convinto che ci dobbiamo ritrovare sul terreno di gioco, non su altri aspetti. Nelle prime tre gare di campionato abbiamo creato molto ma non siamo stati fortunati. Io ai ragazzi rimprovero solo il fatto di come vivono le partite. Ho letto di notizie fantasiose in questi giorni mettendo in dubbio la nostra armonio. Il nostro problema è solo nell’atteggiamento. Ci dobbiamo specchiare di meno. In Coppa Italia ho cambiato 12 giocatori e mi aspettavo qualcosa di più da parte loro. Abbiamo lavorato sempre per onorare la maglia ma mercoledì non ci siamo riusciti.”
Confronto con la squadra? “Con la squadra ci confrontiamo tutti i giorni, vediamo ciò che non ha funzionato durante la partita. Ci siamo sempre confrontati, anche tra primo e secondo tempo. Scognamiglio? Se a 34 anni una persona ti dice quando gioco gli devi dare fiducia. Probabilmente si aspettava un aiuto in generale dai compagni di squadra, ma in sostanza abbiamo fatto una figuraccia. Ho cambiato molto in quella gara per dare spazio a tutti, forse ho sbagliato anch’io.”
Braglia commenta la condizione fisica del Monopoli. Dubbi in avanti per l’Avellino
Monopoli? “Andiamo ad affrontare una squadra che sembra l’Avellino dell’anno scorso. Sono affamati, sanno difendersi e ripartire. Noi dobbiamo mettersi sullo stesso piano loro della fame, della cattiveria. Micovschi? È un ragazzo di valore ma prima di una settimana non tornerà ad allenarsi.”
Di Gaudio e l’attacco? “Io penso che la squadra abbia sempre cercato di creare occasioni. Abbiamo preso 5 pali. Purtroppo è anche il momento negativo. Di Gaudio si sta allenando a parte e ora vediamo come inserirlo. Dobbiamo valutare le sue condizioni fisiche. Coesione del gruppo? A me risulta che il gruppo stia molto bene insieme. Si fomentano anche fuori dal campo. Per quello che vedo io c’è armonia, sono uniti come l’anno scorso. Ora dobbiamo dimostrare chi siamo, dobbiamo dare una svolta. Questa è una piazza che pretende per dimostrare le nostre capacità.”
Gerarchia offensiva? “Mi è sembrato finora che Messina sia indietro, che anche Plescia deve lavorare molto. Quest’ultimo lo sto vedendo meglio, gli sarà scattata una molla come anche per Gagliano. Loro devono capire dove sono, non è una piazza capace di attendere la crescita di un giocatore. Da loro ci aspettiamo molto di più. Maniero si sta mettendo a posto, secondo me siamo molto vicini a quello che ci può dare. Messina deve capire che deve lavorare di più, comprendere i movimenti e non aspettare la palla in area.”
Carriero e Mastalli? “Mastalli ha fatto tutta la preparazione ma dobbiamo vedere come renderà. Carriero non sta facendo benissimo, deve tornare a fare ciò che sa fare con serenità e tranquillità. In Coppa Italia ha mostrato un atteggiamento diverso rispetto al campionato. Pensiamo a fare i fatti le chiacchiere le porta via il tempo.”
Avellino: difesa a tre o a quattro. Braglia risponde anche sull’ipotesi “dimissioni”
Difesa a tre? “Bove sta facendo bene, siamo aperti ad ogni soluzione. Voglio vedere gente che lotta, che ci dimostri la fame. Il modulo non mi interessa, possiamo cambiarlo sempre. Io mi aspetto dai ragazzi grande applicazione e determinazione. Loro hanno le qualità per fare il campionato che tutti si aspettano. I conti si fanno alla fine se avremo tempo e modi.”
Dimissioni? “Ride ndr. Non ho parlato con nessuno. Ogni tanto viene Giovanni D’Agostino e scherziamo. Sui provvedimenti voglio esser chiaro. Qui sono venuti tanti allenatore con biennali e triennali. Io non cerco nulla, faccio contratti annuali.Non ho mai parlato di dimissioni ma di assunzioni di responsabilità che sono cose diverse. Per me contano gli uomini. Ciò che abbiamo fatto la passata stagione non vale più nulla, ora dobbiamo prendere fiducia. La società fa le sue considerazioni. Io alleno una squadra che può arrivare tra le prime tre e può addirittura vincere il campionato. La proprietà? È tranquilla. Con Giovanni D’Agostino parliamo, si comporta tranquillamente. Guardando l’allenamento e andando via.”
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A cura di Michelangelo Freda