L’Avellino riparte dal faccia a faccia dei tifosi con il presidente D’Agostino e da tre sconfitte consecutive. Un clima tutt’altro che disteso. Una striscia di risultati negativa alimentata dalle sconfitte casalinghe di fila contro Viterbese (0-2) e Virtus Francavilla (0-1) dopo il ko a Cerignola (3-1) contro l’Audace. La stagione, iniziata male, non è mai del tutto decollata. La ripresa degli allenamenti è stata accompagnata da una “visita” negli spogliatoi dello stesso D’Agostino. Il numero uno del club biancoverde ha strigliato squadra, staff tecnico e il direttore sportivo De Vito. I tifosi hanno chiesto il suo esonero, il dirigente irpino ha il contratto in scadenza. Non si è mai discusso del suo rinnovo e in un clima di sfiducia generale sembra orientato a salutare a fine stagione. A prescindere dalla fiducia che gli è stata momentaneamente confermata dalla proprietà.
Si delineano gli orientamenti in vista della prossima stagione. Rastelli non si tocca, forte di un contratto sino al 30 giugno 2024, con rinnovo automatico per altre due stagioni in caso di promozione in Serie B, e delle prime operazioni di mercato avallate a gennaio. Si valuta l’inserimento di un direttore generale all’interno dell’organigramma societario. Si cerca un ds che non possa accampare l’alibi di non aver scelto Rastelli se le cose, in futuro, dovessero andare male.
Intanto, si gioca. L’Avellino è decimo in condominio con Giugliano, Latina e Potenza, e ha perso cinque volte nelle ultime sette partite. La priorità è diventata raggiungere la certezza della permanenza in categoria con un paio di vittorie (a oggi +6 sul Monterosi) per poi arrivare ai playoff nella migliore posizione possibile. Si mira al sesto posto. Il calendario non aiuta i biancoverdi, attesi al “Ceravolo” dalla capolista Catanzaro. I calabresi vogliono centrare il venticinquesimo successo stagionale in campionato. Avvicinarsi ulteriormente alla promozione. Un successo gli permetterebbe di avviarsi al derby in trasferta a Crotone con un margine di almeno dodici punti di vantaggio.
All’Avellino serve un’impresa per rilanciarsi e riaccendere l’entusiasmo dei supporter. Il Catanzaro ha messo a disposizione 1.500 biglietti per il settore ospiti. Il pubblico avellinese, famoso per la sua massiccia partecipazione alla trasferte, è deluso. Venduti appena 216 biglietti. Rastelli, passato al 3-5-2 contro la Virtus Francavilla, potrebbe tornare al 4-3-2-1. Ha recuperato Casarini e Trotta in attesa di poter contare sui lungodegenti Aya e Dall’Oglio. Oltre il modulo, oltre i singoli, serve un’impresa. Una prova di carattere e di orgoglio per non continuare a veleggiare verso il porto di un campionato anonimo. Nella migliore delle ipotesi. La proprietà è stanca di investire e non vincere. La piazza vuole una squadra all’altezza delle sue aspettative. Guai, però, a dimenticare che mancano nove partite da giocare per evitare disastri sportivi e non lasciare nulla di intentato. Solo dopo sarà il tempo dei bilanci.
A cura del corrispondente Marco Festa
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