Dai gomiti poggiati sui tabelloni pubblicitari per assistere agli allenamenti dei compagni alla corsa sfrenata sotto la Curva Sud dopo il gol del 2-2 al Catanzaro. Mamadou Kanoute è tornato a sorridere e vuole voltare pagina. Ad Avellino dal 2021 con Piero Braglia e poi con Carmine Gautieri in panchina, fortemente voluto dal direttore sportivo Salvatore Di Somma, l’esterno d’attacco senegalese ha mandato in archivio una stagione, la scorsa, da incorniciare: 31 presenze, 3 gol e 5 assist. Eletto dai tifosi come miglior giocatore dell’annata conclusa con l’eliminazione per mano del Foggia nel secondo turno dei playoff.
Kanoute ha vissuto la serata perfetta contro il Catanzaro. Gli sono bastati solo 11 minuti, dopo essere subentrato a Trotta, per ritrovare la via della rete, smarrita dallo scorso 12 febbraio scorso. Kanoute segnò il 2-0 contro il Monterosi Tuscia chiudendo i conti aperti da Carriero. Il gol dell’ex dopo 34 giorni di stop forzato a causa dei postumi di un intervento a un ginocchio e un vespaio di polemiche che si è sollevato quando è arrivato il momento di discutere del rinnovo del contratto con scadenza fissata al 30 giugno 2023.
Il rinnovo resta tutt’ora in sospeso. L’accordo non è stato raggiunto arenandosi tra la parte fissa richiesta dal giocatore (circa 140mila euro più bonus per arrivare a un totale di 150) e quella offerta dall’Avellino (circa 125mila più bonus). Ne è nato un braccio di ferro. Kanoute è stato sondato dal Cesena e dal Monopoli, ma alla fine è rimasto. In un clima non certamente idilliaco e disteso.
Roberto Taurino, esonerato dopo il pari casalingo con l’Audace Cerignola aveva gettato benzina sul fuoco spiegando: “Kanoute dice di provare fastidio, ma gli esami strumentali non evidenziano nulla”. Pronta la replica dell’agente del calciatore, Maurizio De Rosa e la marcia indietro dell’allenatore, avvicendato di lì a poco con Massimo Rastelli.
Con l’arrivo di Rastelli, Kanoute ha ripreso ad allenarsi ed è stato convocato per il match interno contro la capolista calabrese. Gol e pubblico elogio da parte dell’allenatore di Pompei: “A Kanoute ho parlato tanto. Gli ho fatto capire che le sue qualità sono indubbie, ma ci sono altre qualità che non devono mai mancare”. Pace fatta? Parola al campo. Intanto, Kanoute, a cui di certo non manca un cuore grande, è tornato.
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