Home » L’Avellino e le strategie di mercato, il ds Condò: “Nessuna rivoluzione ma saremo protagonisti”

L’Avellino e le strategie di mercato, il ds Condò: “Nessuna rivoluzione ma saremo protagonisti”

Luigi Condò direttore sportivo dell'Avellino

Luigi Condò - credit: Mario D'Argenio

Le parole del direttore sportivo biancoverde rilasciate ai nostri microfoni.

Luigi Condò è uno dei direttori sportivi più giovani e apprezzati della categoria. Il suo Avellino sta programmando un’altra stagione da protagonista.

“E come potrebbe essere altrimenti quando sei in una piazza così importante, qui si respira calcio tutto il giorno” – dichiara ai microfoni de LaCasadiC.com.

La società della famiglia D’Agostino, tra le più solide della categoria, ha iniziato a muoversi sul mercato con le idee chiare: “Diciamo che dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto nella passata stagione”.

Siamo arrivati secondi e avremmo meritato decisamente di più nei playoff, penso ancora all’immeritata eliminazione col Vicenza”, prosegue Condò. “Questa rosa di sicuro non va rivoluzionata ma solo migliorata”.

“Perinetti un esempio da seguire, ci confrontiamo spesso”

Non c’è troppo tempo per gli esperimenti. E Condò lo sa bene. Quando sei ad Avellino puoi e devi crescere in fretta: “Tra le cose positive di questa esperienza c’è sicuramente la possibilità di lavorare accanto a Giorgio Perinetti, uno degli ultimi baluardi del vero calcio”.

“Con lui ho un rapporto molto schietto e sincero, cerco di assorbire il più possibile da lui per crescere e formarmi”, aggiunge Condò: “Abbiamo un confronto continuo, su tutto. Del resto penso sempre che nel calcio come nella vita la carriera non menta”.

Luigi Condò direttore sportivo dell'Avellino
Luigi Condò – credit: Mario D’Argenio

“Si entra nel vivo del mercato, primo passo l’adeguamento di Patierno”

“Tra qualche ora entreremo nel vivo del mercato, il tempo delle chiacchiere è finito”, evidenzia il direttore sportivo. “Il prossimo campionato vedrà nuovamente diverse società pronte a investire tanto, penso a Catania, Trapani e Benevento. Ma ci siamo anche noi, non possiamo non sederci al tavolo d’onore. Ma questo non è il momento delle promesse”. Intanto la piazza chiede un colpo importante: “Non sempre i grandi colpi sono i grandi nomi. E comunque siamo l’Avellino, può succedere di tutto”, rimarca sorridendo Condò. Nei giorni scorsi l’incontro presso un hotel della città con gli agenti di Patierno, uno dei principali protagonisti dello scorso torneo: “Abbiamo parlato con i procuratori del ragazzo e raggiunto un accordo di massima. Così come per Iannarilli della Ternana. E’ stato un confronto lungo ma importante, diciamo che siamo più fiduciosi adesso”.

Mentre su Galo Capomaggio, divenuto l’oggetto del desiderio di diversi club, Condò non si sbilancia: “E’ un calciatore che ci piace ma non abbiamo fatto alcuna offerta al Cerignola. Sia chiara una cosa, quando cerchiamo un calciatore in un determinato ruolo ne valutiamo quattro o cinque con caratteristiche simili e ci confrontiamo con l’allenatore. Siamo un gruppo molto unito anche in chiave mercato. C’è un confronto continuo”.

Le prime ufficialità tra qualche giorno, ecco i ruoli in cui intervenire

“Per le prime ufficialità dovremo attendere la prossima settimana. E’ un mercato molto movimentato” rivela il ds, e aggiunge: “Siamo attivi su diversi obiettivi: oltre alla porta, dove cerchiamo due elementi, stiamo cercando di intervenire sui quinti, oltre che su attacco e centrocampo”.

Poi c’è il capitolo riconferme che si intreccia con quello dei rientri dai prestiti. Falbo, D’Amico, Mazzocco, D’Angelo e Rizzo rientrano ad Avellino in attesa di notizie dal club: “Hanno ancora un anno, dovremo fare delle valutazioni per capire chi trattenere”.

Avellino Patierno esultanza
Patierno, Crediti Franco Luciano, www.lacasadic.com

“Qualcuno dimentica cosa abbiamo fatto in sede di mercato in questi mesi”

L’Avellino negli ultimi anni è stato uno dei club italiani a fare più operazioni di mercato. Anche perché al momento del cambio dirigenziale voluto dall’ambiziosa famiglia D’Agostino il club aveva un clamoroso carico di contratti da smaltire: “Quella compiuta con il direttore Perinetti dal momento del nostro arrivo è stata una vera rivoluzione di mercato”.

“Basti pensare che tra luglio e gennaio scorsi abbiamo fatto ben ventisei uscite e, nonostante questo, che solitamente comporta inevitabili scossoni, la società ha provato a vincere subito”.

Correia Juventus Next Gen interno
Correia con la maglia della Juventus Next Gen

La presenza della Next Gen e il ruolo delle squadre B

Intanto, il prossimo sarà un campionato molto particolare. Con l’avvento del Milan Futuro, per la prima volta il girone C ospiterà l’Under 23 di un club di Serie A (la Juventus Next Gen). Un argomento che ha spaccato l’opinione pubblica. “Sinceramente vedere squadre come Milan, Juve e Atalanta in C è affascinante ed è una grande occasione per i loro calciatori più giovani” ammette Luigi Condò.

“Certo, sono uomo di calcio e comprendo anche l’amarezza dei club che aspiravano al ripescaggio”. Ha fretta di ricominciare Condò, gli squilla il telefono. C’è un’altra trattativa, non resta che aspettare.