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Avellino, Pazienza si presenta: “È la sfida che cercavo”

Prime parole da allenatore dell’Avellino per Michele Pazienza, subentrato all’esonerato Massimo Rastelli. L’ex allenatore dell’Audace Cerignola è stato introdotto in conferenza stampa dal direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti: “Ringrazio Rastelli e il suo staff per ciò che ha fatto qui ad Avellino. La scelta di confermarlo è stata mia e me ne assumo la piena responsabilità. Abbiamo dovuto prendere questa decisione perché non si sono trovate le giuste soluzioni ai problemi che la squadra si trascinava dietro dalla scorsa stagione. Da qui la scelta di affidare l’incarico a Michele Pazienza, che in passato ha dimostrato di avere personalità e tante idee. Noi saremo qui a supportarlo”.

Pazienza: “L’Avellino è un treno che va rimesso sui binari”

Pazienza ha spiegato: “Ho accettato la grandissima occasione che rappresenta per me l’Avellino perché qui credo di poter continuare il mio percorso di crescita. Il direttore Perinetti mi ha appena dato il primo insegnamento, l’umiltà di ammettere i propri errori. Il treno va rimesso sui binari. Avellino è una piazza calda e c’è un amore grandissimo per questa maglia: è mio compito trasmetterlo ai ragazzi”.

rastelli avellino

Pazienza pronto a passare al 3-5-2

Probabile il passaggio dal 4-3-1-2 al 3-5-2. In allenamento provato anche il 4-2-3-1: “Sistema di gioco? Ho già alcune idee, ma bisogna vedere la condizione fisica dei calciatori. Dovrò mettere i ragazzi a loro agio in campo e trovare la giusta soluzione per la gara contro il Foggia. Mi fa strano sfidarlo come primo avversario della nuova stagione dopo l’eliminazione agli ottavi dei playoff? Semplice coincidenza, ma spero di essere l’uomo del destino per l’Avellino. Abbiamo bisogno di risultati positivi, di riacquisire fiducia e di ritrovare il giusto entusiasmo”.

Pazienza e il rapporto con i veterani del gruppo

Pazienza ha poi concluso: “La rosa ha dei nomi importanti, ma ci vorrà il giusto tempo per mettere tutti in condizione di poter dare il massimo. Io, con i miei ragazzi, sarò sempre sincero e quando le cose andranno male farò affidamento ai giocatori con maggiore esperienza. Lo spogliatoio è sacro e deve essere gestito dai senatori. Sono fiduciosi perchè li ho incontrati e li vedo vogliosi di creare qualcosa di importante”.