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Testa a testa, punto a punto: la corsa promozione dell’Avellino

Stadio Partenio Lombardi di Avellino copertina

La coreografia della curva dell'Avellino

La promozione in Serie B è realtà per l’Avellino. Dalla partenza difficile al sorpasso, la stagione che riporta l’Irpinia in cadetteria

E alla fine Avellino fu. I biancoverdi tornano in Serie B dopo sette anni di attesa, al termine di un campionato che ci ha riservato colpi di scena e sorprese quasi a ogni giornata. Una lotta al vertice entusiasmante sin dalle prime giornate, conclusasi con la promozione degli uomini di Biancolino.

Ma ritorniamo indietro di qualche mese. Già, perchè nel girone d’andata era il Benevento di Auteri a sognare, passando gran parte della prima metà di stagione in vetta. Era la quinta giornata quando i giallorossi iniziarono a guardare tutti dall’alto verso il basso, mentre l’Avellino arrancava addirittura al sedicesimo posto, già a -9 dagli storici rivali. L’esonero di Pazienza poteva essere la resa dei biancoverdi, costretti a rivedere sin da subito le basi del loro progetto, considerando gli addii anche del ds Condò, del dt Perinetti e del responsabile area scouting Strano. Così non è stato, anzi. Dal momento dell’arrivo di Biancolino, per gli irpini è cominciato un altro campionato.

L’aggancio tra le due campane alla diciannovesima giornata, quando il destino del girone C di Serie C forse è cambiato definitivamente. Dalle parti del Vigorito qualcosa si è rotto al giro di boa, tanto che il Benevento non è mai più stato in lotta per la promozione diretta, autore di un girone di ritorno da incubo. Ne approfittò per inserirsi una terza incomoda come l’Audace Cerignola.

Il vero testa a testa verso la gloria si è rivelato essere proprio con la formazione di Giuseppe Raffaele, autentica rivelazione di questo campionato. Un duello nel quale la squadra di Biancolino ha avuto il merito di non mollare neanche di fronte agli otto risultati utili consecutivi dei gialloblù, facendo pagare a caro prezzo ogni passo falso dell’Audace Cerignola.

La notte del sorpasso

Il peso psicologico di un avversario che sembrava poter vincere tutte le partite poteva finire per schiacciare l’Avellino sotto la pressione di una rimonta che sembrava non concretizzarsi. Poi il sorpasso diventato realtà nel posticipo contro il Potenza del 24 marzo scorso, grazie ad un gol di Russo a poco meno di un quarto d’ora dalla fine. Da quel preciso momento, in una serata di inizio primavera, il girone C di Serie C ha avuto un unico padrone.

2465 giorni. Tanto è passato da quel maledetto 20 luglio 2018, giorno in cui il Tribunale Nazionale Federale escluse gli irpini dai professionisti a causa della mancata consegna di una fideiussione. Il percorso che riporta l’Avellino in Serie B, in realtà, era cominciato in salita con solo tre punti nelle prime 5 partite di campionato. Una situazione che portò all’esonero di Pazienza e all’arrivo in panchina di Biancolino. La vera sliding door della stagione dei biancoverdi, dove il vento è cambiato.

Facundo Lescano, nuovo attaccante dell'Avellino / Credit: US Avellino 1912 / www.lacasadic.com
Facundo Lescano, nuovo attaccante dell’Avellino / Credit: US Avellino 1912 / www.lacasadic.com

La svolta d’inverno

La decisione della dirigenza di investire nel mercato di gennaio ha, forse, responsabilizzato ulteriormente la squadra e compattato l’ambiente verso la promozione in Serie B. Quello che è sicuro è che i tanti acquisti dell’Avellino hanno contribuito a vincere il duello con l’Audace Cerignola.

Se citare Facundo Lescano sarebbe ovvio, arrivato dal Trapani per costruire una coppia da sogno con Patierno e capocannoniere del girone C con ben 23 gol complessivi, l’impatto di Palumbo e Panico ha regalato nuove armi a Biancolino. Il primo ha portato equilibrio a centrocampo, oltre al gol decisivo nel derby contro il Benevento, dimostrandosi già pronto per le categorie superiori. Il secondo è stato miccia per la coppia gol, agendo spesso alle spalle di Lescano e Patierno. 2465 giorni per svegliarsi da un incubo, che ora è finito per davvero: l’Avellino torna in Serie B al termine di un campionato che ci ha riservato colpi di scena e un’entusiasmante testa a testa. Alla fine è l’Irpinia a festeggiare.