Avellino, D’Agostino: “I giocatori non meritano la maglia. Al lavoro subito per riorganizzarci”
Serata da dimenticare per l’Avellino che nel secondo turno dei playoff di Serie C esce sconfitto per 1-2 contro il Foggia di Zeman. Il gol di Bove è quello dell’illusione, poi i pugliesi ribaltano il risultato in 20 minuti grazie alle reti di Merola e Nicolao. Al termine del match è intervenuto il presidente D’Agostino. Forti le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa.
D’Agostino: “Dispiace per i tifosi, pensiamo già a come resettare”
Il numero uno dell’Avellino ha spiegato i motivi dell’eliminazione per mano del Foggia di Zeman. In sala stampa sono state queste le parole del presidente: “I risultati non sono stati quelli attesi. Abbiamo fatto il massimo, cercando di riparare la parte tecnica. Dopo il discorso fatto martedì alla squadra pensavo di aver dato una scossa. L’effetto è durato solo un tempo, poi però siamo tornati alla realtà. Bisogna ripartire, pensavo che ci fossero dei giocatori da Avellino, evidentemente abbiamo sopravvalutato la cosa. Sono stato chiaro e sono stato duro. Stiamo già pensando come resettare e ripartire, con obiettivi diversi“.
D’Agostino: “Avellino, una stagione da schifo”
Errori tecnici, ma non solo: “L’anno prossimo dobbiamo impostare la squadra tecnicamente diversamente da come fatto quest’anno. Tornassi indietro non mi fiderò, qui si è parlato solo della parte economica, e basta. Ci siamo fidati, ma noi non potevamo saperlo. Non voglio puntare il dito contro nessuno. Ma di errori ce ne sono stati“. Poi il duo sfogo contro i calciatori: “Non è una situazione semplice. Ma ritengo che i giocatori non sono degni di giocare per questa maglia. Quindi si ripartirà da zero. L’allenatore? Vedremo nelle prossime ore. Aver accontentato i giocatori un errore? L’anno scorso fecero una stagione molto meglio di quest’anno. E quindi in tanti hanno chiesto di adeguare i contratti. Ma ora, visto che hanno fatto una stagione di schifo, dovrei andare lì e chiedere di rivedere i contratti. Ma siccome non si può fare, loro non possono stare più ad Avellino“.