Piacere, Oliver Kragl: risolvo problemi. Ecco la chiave playoff dell’Avellino
“Io che sono nato in una città dei lupi sono felice di aver trovato una squadra di lupi”. Quale miglior biglietto di presentazione per la stella arrivata al Partenio durante la sessione invernale di calciomercato? Da Oliver Kragl, però, il popolo dell’Avellino non chiedeva solo un biglietto da visita a cinque stelle, ma la fame di chi vuole tornare alla ribalta con la maglia biancoverde sulla pelle.
E a quasi due mesi dallo sbarco in città, l’impatto del centrocampista tedesco appare come una scommessa vinta dalla società campana. Nonostante le difficoltà del nuovo anno in casa Avellino, Kragl si è imposto, un passo alla volta, come uomo decisivo della rincorsa al treno promozione degli uomini di Braglia prima e Gautieri poi.
E se le chance di B diretta appaiono più che remote a 4 giornate dal termine, gli spareggi playoff possono rivelarsi il terreno perfetto per la definitiva “maturazione” del cannoniere della Bassa Sassonia. Chiedere alla difesa del Picerno.
I numeri del Kragl biancoverde
Arrivato ad Avellino dopo un lungo tira e molla tra tante società di C, quella irpina è la prima esperienza in terza divisione per l’esperto centrocampista tedesco. Svincolatosi dal Benevento lo scorso agosto, Kragl è stato chiamato a gennaio per fare la differenza in un campionato competitivo e dalle variabili diverse rispetto a Serie A e Cadetteria.
Pronti, via e il derby con la Juve Stabia diventa il primo palcoscenico da bonus per lui: subito un assist casalingo per accendere la fantasia dei sempre caldissimi tifosi biancoverdi. Nel corso delle settimane, Kragl ha aumentato sistematicamente il proprio minutaggio, disimpegnandosi sia come perno di mediana, che in veste di mezzala sinistra.
E’ ancora il Partenio, la tana dei lupi irpini, a fare da cornice alla prima rete con la nuova maglia. Il 19 febbraio, infatti, la Fidelis Andria si aggiunge alla lista di squadre “colpite” dall’ex giocatore di Frosinone e Benevento.
E sebbene il cammino dell’Avellino mostri pecche di continuità e pericolose tendenze altalenanti, i giri del motore tedesco aumentano a ogni turno di campionato. Gol e assist contro la Paganese, e doppio assist nei match con Taranto e Messina. Ultima, ma non meno importante, la sassata decisiva per stendere il Picerno nell’ultima trasferta di campionato. Un mancino al volo su cui nulla ha potuto l’estremo difensore lucano.
“Il gol? Ho visto la palla scendere e ho pensato che dovevo solo prenderla bene. L’ho colpita nel modo giusto”. Giustissimo Oliver.
E se il terzo posto in classifica sembra lasciare più di qualche rammarico, le prestazioni di Kragl rappresentano un’ottima consolazione in vista dell’infuocatissimo finale di stagione. 3 gol e 4 assist, del resto, non capitano per caso.
Il cannoniere di Wolfsburg
Un mancino letale, estremo, chirurgico: in Italia il calcio sinistro di Oliver Kragl ha assunto una connotazione di potenza calcistica ben precisa. Ne sa qualcosa il Milan, “vittima” del primo gol italiano del centrocampista tedesco, appena approdato al Frosinone dopo l’esperienza austriaca al Ried.
Una sassata da calcio di punizione che ha letteralmente ammutolito San Siro: 30 metri in pochi secondi su cui un incolpevole Donnarumma non ha potuto far nulla.
Dal rossonero del Milan a quello del Foggia: proprio in Puglia arrivano nuove soddisfazioni dopo la deludente parentesi Crotone. Una rincorsa dalla Serie B che gli concederà anche la chance di far parte dello straordinario Benevento campione di cadetteria nella stagione 2019/20.
E forse anche per questa ragione la famiglia D’Agostino ha deciso di puntare sull’esperienza del centrocampista di Wolfsburg. L’esperienza di chi sa come vincere un campionato. La vittoria dei playoff passa anche e soprattutto da lui.
Di Pietro Marchesano