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Avellino, follia durante un match dell’Under 17: cosa è successo

Vicenda incresciosa quella verificatasi nelle scorse ore in quel di Avellino. Protagonista, suo malgrado, il Responsabile del settore giovanile del club irpino Giuliano Capobianco.

Cosa è successo

L’episodio, avvenuto nella giornata di domenica, è al momento al vaglio delle autorità competenti. L’accaduto, nel corso dell’ultimo impegno di campionato dell’Under 17 dell’Avellino, ha coinvolto ( usiamo il condizionale in attesa di riscontri ufficiali ) il dirigente irpino e il genitore di un calciatore. Avviene tutto in pochi minuti, quando il padre del giocatore, ancora da chiarire la dinamica dei fatti, si è avvicinato al dirigente pronunciando frasi agghiaccianti. “Ti taglio la testa e la metto in una valigia se l’allenatore non fa entrare mio figlio, sono state queste le parole rivolte a Capobianco. La “colpa“? La panchina riservata al figlio in occasione del match.

Avellino, il comunicato del club

Immediata la reazione dell’Avellino che, tramite un comunicato ufficiale, ha preso le distanze da quanto accaduto esprimendo solidarietà nei confronti del proprio tesserato: “LUs Avellino 1912 condanna fermamente gli episodi di violenza avvenuti, nelle ultime 48 ore, nei confronti di tesserati e dirigenti. Il club manifesta piena solidarietà nei confronti di Giuliano Capobianco, responsabile del settore giovanile YOUTH, per le continue minacce e tentate aggressioni subite in questi mesi da parte di genitori che, senza alcun contegno e con modi alquanto discutibili, lamentano lo scarso impiego dei propri figli. La società prenderà provvedimenti nei confronti dei tesserati coinvolti, malgrado l’indiretta responsabilità degli interessati. Nel contempo, le persone vittime di tali episodi di violenza sporgeranno denuncia presso le autorità competenti”.

Ghirelli: “Quanto accaduto è vergognoso”

Ferma condanna anche da parte della Lega Pro. Queste le parole del numero uno Francesco Ghirelli, il quale ha chiamato personalmente il responsabile delle giovanili Capobianco, affidate a un comunicato ufficiale: “E’ vergognoso e inqualificabile che genitori di giovani calciatori arrivino a minacciare il responsabile del club nel quale gioca il figlio perché quest’ultimo non viene fatto giocare. Il calcio è un gioco che deve portare insegnamenti di gioia, divertimento e civiltà.  La Lega Pro condanna senza se e senza ma questi episodi di violenza totalmente agli antipodi con i principi fondamentali del nostro calcio. Esprimiamo massima solidarietà all’ Avellino Calcio ed al suo dirigente Giuliano Capobianco, augurandoci  che anche la giustizia ordinaria faccia i giusti approfondimenti del caso”.

Redazione

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