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L’Avellino punta il secondo posto: nel 2005 la B arrivò contro il primo Napoli di De Laurentiis

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Quando le partite iniziano ad avere valenza doppia, l’Avellino di Pazienza diventa avversario ostico e complicato. È quel periodo della stagione in cui non puoi sbagliare. Continuare quanto iniziato è l’unica strada percorribile. Nelle ultime cinque partite solo una sconfitta – contro il Giugliano – per la squadra campana. Chiedere informazioni al Picerno. 6-1 al Partenio e terzo posto raggiunto. Quarta posizione ben lontana quattro punti e Benevento, seconda forza del girone C, nel mirino. L’obiettivo è quello. Terminare un campionato al secondo posto significherebbe per i biancoverdi partire dai quarti di finale dei playoff. L’Avellino non chiude in seconda posizione dalla C1 2004/05. In panchina sedeva Francesco Oddo e i campani raggiunsero la Serie B in finale di playoff contro il Napoli. Corsi e ricorsi storici che fanno ben sperare la squadra di Pazienza.

Numeri e risultati: l’Avellino di Pazienza punta in alto

Dalla sfida contro la Turris al Crotone: nel mezzo Benevento e Taranto. L’Avellino vuole regalarsi un finale di stagione indimenticabile. Molto passerà anche dalla partita del 15 aprile contro la squadra di Auteri. Uno di quei derby da non sbagliare. Si giocherà al Partenio, e qui la situazione cambia. L’Avellino, infatti, arriva da quattro vittorie consecutive tra le mura amiche. Miglior attacco e quinta miglior difesa in casa. Complice anche la forza del dodicesimo uomo, Pazienza potrebbe regalare ai campani una notte da sogno. Chissà, magari mettendo proprio la freccia nei confronti della squadra giallorossa.

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Credit: Franco Luciano

Il momento di forma dell’Avellino è facilitato anche dai numeri di bomber Patierno. Tre dei sei gol contro il Picerno portano la sua firma. E non solo. Nel 2024 l’attaccante ha trovato la rete già 13 volte in 11 partite. In stagione? 18. Cinque su rigore. L’intesa con Gori funziona alla grande. È proprio suo l’assist per la rete del classe ’99. Ma Pazienza punta i riflettori anche sulla forza del gruppo: “Patierno e Gori si sono mossi bene, oltre ai gol hanno trovato quell’intesa che due attaccanti devono avere. Avere due attaccanti che lavorano in questo modo è importante e determinante per noi. A questo va aggiunto il supporto dei compagni”.

Nel 2005 il secondo posto in C1 e la vittoria contro il Napoli in finale che valse la promozione

Il secondo posto manca all’Avellino manca dalla stagione 2004/05 in Serie C1. Riottenerlo quest’anno, starebbe a significare un traguardo molto importante. Quell’annata è indelebile per i tifosi irpini. L’Avellino arrivava da un campionato di B da dimenticare. Nonostante una situazione societaria complicata, la famiglia Pugliese rileva la società da Casillo. Dopo un inizio memorabile, la squadra iniziò a calare dalla 10ª giornata in poi. Dopo il pari con la Sambenedettese, il Rimini trova la testa della classifica. Senza mai più perderla. Nonostante l’arrivo di Montezine, i campani termineranno la stagione al secondo posto. In panchina sedeva Francesco Oddo e l’Avellino raggiunse la Serie B battendo in finale playoff il Napoli. Dopo lo 0-0 dello stadio San Paolo, i biancoverdi riuscirono a battere i partenopei al ritorno per 2-1.

Decisive le reti di Biancolino e di Moretti, mentre per il Napoli andò a segno Sosa. L’attaccante argentino era solo uno dei pilastri di quella squadra azzurra. In campo, oltre a lui, i vari Grava, Montervino, Calaiò e Pià. Una notte memorabile ed indimenticabile quella vissuta al Partenio quel lontano 19 giugno 2005 contro l’allora squadra di Reja. Ora, a distanza di ben 19 anni, quella di Pazienza vuol ritrovare il secondo posto tra i pro, chissà, regalandosi una promozione in B a giugno come successo contro il primo Napoli di De Laurentiis.